Un errore di Al-Attiyah lo allontana dal vertice per 18 minuti, e ora Peterhansel è più vicino al 2° posto. Doppio cappottamento per Alonso
La tappa odierna "marathon" della Dakar 2020, da Haradh a Shubaytah, è stata interrotta al km 345, contro i teorici 534 su 608 km complessivi. Questo a causa delle avverse condizioni meteo e del forte vento che hanno impegnato le forze dell'ordine locali e le hanno di conseguenza distolte dal servizio di sicurezza della gara. La classifica di giornata ha visto così vincitore Carlos Sainz (Mini) peraltro sempre al comando in tutti i controlli orari precedenti. Contemporaneamente, Nasser Al-Attiyah (Toyota) è invece incappato in un ritardo di un quarto d'ora nel quarto settore, per via di un errore di navigazione, che non gli ha permesso più del 17° posto. Per cui lo spagnolo riesce a riprendere un certo vantaggio in classifica generale, dove continua a condurre ma ora per 18'10" sul qataro.
Scarto minimo quello assoluto di Stephane Peterhansel, a ulteriori 16 secondi. Oggi il francese della Mini è stato a lungo 3°, prima di perdere anche lui una decina di minuti nel quarto settore, finendo 10°. Una tappa difficile e irta di incidenti, nella quale si sono avvantaggiati Jakub Przygonski (Mini) e Giniel De Villiers (Toyota) arrivati 2° e 3° a 3'05" e 4'26" rispettivamente. Ottima prestazione per il francese Pierre Lachaume (Peugeot) riuscito ad agguantare il 4° posto per 20 secondi su Yazeed Al Rajhi (Toyota) che così rafforza il suo 4° posto assoluto davanti a Orlando Terranova (Mini) oggi 8°.
Parlavamo di incidenti: Fernando Alonso ha perso più di un'ora subito nel primo settore, a causa appunto di un incidente che l'ha visto cappottare due volte. Nessun danno fisico, ma la sua Toyota è abbastanza danneggiata pur se ha ripreso la gara, senza parabrezza, concludendo 55°. Sempre all'inizio Manuel Plaza Perez, in gara con sua figlia su una Chevrolet, ha rotto il cambio dopo solo 2 km di prova speciale. Ancor meno ha percorso però la Toyota di Roman Starikovich: a causa di un incidente dopo solo 1 km, sia il pilota che il navigatore Bert Heskes hanno dovuto ricorrere all'assistenza medica. Problemi al cambio anche per Nani Roma: la sua Borgward si è fermata dopo 100 km. Mentre Jerome Renaud (Rover) ha cappottato al km 126, dove si è bloccato per un paio d'ore.
Not a smooth start of the stage for @alo_oficial!
— DAKAR RALLY (@dakar) 15 gennaio 2020
He dropped over 1h with an early crash and resumed driving without a windshield!
Live race updates ? https://t.co/qTNrMHIKg1#Dakar2020 pic.twitter.com/zZFh6gvbq5
LE CLASSIFICHE ALLA DECIMA TAPPA
Ritorno a Haradh da Shubaytah per la penultima tappa della 42ª Dakar, che conclude lo stage "marathon": sono 744 km complessivi dei quali 379 di prova speciale. I primi 80 km saranno caratterizzati da dune con la sabbia più fine tra quelle finora affrontate, e quindi forti rischi di "affondamento" in caso di esitazione. Poi si proseguirà alternando sabbia e terra.
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