Al Attiyah è in controllo assoluto della corsa e la velocità di Loeb non basta a cambiare un epilogo evidente. A Bisha vince ancora Sainz, Loeb recupera 4' su Al Attiyah prima che una penalità lo cacci indietro
Resta la passerella finale di 164 km a separare Nasser Al Attiyah e Mathieu Baumel dalla vittoria della Dakar 2022. La penultima speciale del rally raid, da Bisha a Bisha, è un correre tra le dune, dalle quali escono vincitori Sainz-Cruz, sul buggy ibrido Audi. Ancora un successo, maturato con 2'21" di vantaggio su Loeb-Lurquin.
Con il margine di oltre 30 minuti, tale era il vantaggio al via della speciale numero 11 di Al Attiyah, le possibilità di modificare un copione solido erano minime. Ci prova Loeb, con il buggy BRX recupera più di 4 minuti al leader della generale. La beffa: i 4'21" rifilati ad Al Attiyah si trasformano in in 39 secondi di ritardo, dopo l'applicazione di una penalità di 5 minuti, inflitta dalla direzione di corsa. Questa la sanzione per un eccesso di velocità in una zona ad andatura controllata.
Another stage victory for @CSainz_oficial and @LucasCruz74 (#202), our fourth so far in the 2022 @Dakar Rally. This is Sainz’s 41st Dakar stage win in his career.
— Audi Sport (@audisport) January 13, 2022
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Da secondo di giornata a ottava prestazione, che lascia la scena al Toyota di Alvarez-Monleon, ottimi nella prestazione a 3'10" di ritardo da Sainz-Cruz. Terzo tempo per l'altra Audi, Ekstrom-Bergkvist rimediano 3'53" e precedono i buggy di Roma-Haro, poi De Villiers-Murphy.
Nella generale le posizioni sono sufficientemente distanziate per immaginare un epilogo, domani verso Jeddah, senza scossoni. Al Attiyah, Loeb a più di mezz'ora, Al Rajhi a un'ora e più, poi Terranova e De Villiers. Un epilogo che lascerebbe comunque a BRX e a Prodrive degli aspetti positivi da portare con sé, alla seconda partecipazione con due macchine ai primi quattro posti.
"Abbiamo corso un'ottima speciale, con una buona navigazione e un buon ritmo. Abbiamo fatto quel che abbiamo potuto, è stata ancora una volta una grande speciale", racconta Loeb all'arrivo. "Al momento siamo ancora in seconda posizione e non è male, penso che il ritmo sia stato davvero buono.
La macchina è veloce e solida, con Fabian è andata bene, abbiamo fatto una buona navigazione per tutta la corsa", l'analisi del campionissimo francese. Vale ricordare i risultati eccelsi che ha saputo conquistare, tra Dakar, rally, endurance. Nell'analisi della Dakar 2022, Loeb prosegue e torna alle prime giornate di gara: "Abbiamo perso molto tempo quando abbiamo rotto il differenziale (più di mezz'ora lasciata sul campo; ndr) ma da allora siamo andati all'inseguimento e realizzando bei tempi. Non sto pensando al mondiale, il prossimo passo per me sarà il Montecarlo tra una settimana".
En donnant tout, nous n'avons et nous n'aurons aucun regret ! Ce fut encore le cas aujourd'hui. De leur côté, Nasser et Mathieu gèrent parfaitement leur course mais nous leur mettrons la pression jusqu'à l'arrivée #Dakar2022 #BRX #Prodrive #RedBull #BFGoodrich pic.twitter.com/DckXvjbH3I
— Sébastien Loeb (@SebastienLoeb) January 13, 2022
Chi deve recriminare sull'errore di navigazione alla prima tappa, per un roadbook scritto male, oltre al susseguirsi di problemi tecnici di gioventù del buggy Audi - mai al powertrain - è Carlos Sainz. "Sono contento di questa speciale, era davvero difficile e c'era tutto. Camel grass, dune, navigazione, letti di fiumi, pietre: era davvero completa e difficile da aprire. A un certo punto abbiamo visto Stephane che stava tornando a prendere un waypoint e anche noi siamo dovuti tornare indietro perché l'avevamo perso".
Stage 11 -
— DAKAR RALLY (@dakar) January 13, 2022
Carlos Sainz
Lucio Alvarez
Mattias Ekstrom
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Imperturbabile, dall'alto del suo vantaggio, un Al Attiyah che si è potuto permettere il lusso di correre una Dakar 2022 sempre in controllo. "Non è stata una speciale facile, perdere solo 4 minuti da Seb non è nulla. Domani ci sarà una speciale più corta, dobbiamo solo continuare così, con lo stesso passo. È importantissimo vincere la corsa, è andata bene e sin dall'inizio abbiamo comandato la classifica, guadagnato tempo e controllare la Dakar non è semplice", racconta il qatariota.
"Non serve vincere ogni giorno, abbiamo vinto al primo e corso bene giorno dopo giorno fino al riposo. Adesso dobbiamo stare solo attenti".
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