WRC Sardegna, al via il 31 maggio. E ACI vuole anche Roma nel Mondiale

WRC Sardegna, al via il 31 maggio. E ACI vuole anche Roma nel Mondiale© Getty Images

Week end di gara su soli 3 giorni, dal 31 maggio al 2 giugno, per la tappa italiana del WRC. Sticchi Damiani: "Vogliamo portare una seconda gara italiana nel Mondiale"

23.05.2024 ( Aggiornata il 23.05.2024 15:53 )

Inizia il conto alla rovescia per l'edizione 2024 del Rally di Sardegna, tappa italiana del Mondiale Rally diventata ormai una classica nel calendario del WRC. Questa sarà infatti la ventunesima edizione del Rally d'Italia che si correrà in Sardegna, dopo l'uscita di scena del Sanremo che era stato tappa fissa dal '70 al 2003, scrivendo alcune pagine uniche della storia del motorsport. La tappa sarda del WRC 2024 vedrà protagonisti ben 87 equipaggi, rappresentanti di 33 nazionalità diverse, che si sfideranno su un percorso di 266 km e 16 speciali in soli tre giorni di gara dal 31 maggio al 2 giugno.

Quello della Sardegna però potrebbe non essere in futuro l'unico appuntamento del Mondiale Rally sul suolo italiano. Come rivelato dal presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, si sta lavorando per far entrare nel calendario del WRC anche Roma già dal 2025.

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Rally Sardegna, tutto in 3 giorni

Il Rally di Sardegna 2024 segnerà diverse novità, la più importante delle quali è costituita dal nuovo format di gara su sole tre giornate, in base a quelle che saranno le direttive FIA dal 2025. Si parte quindi con lo shakedown di Olmedo la mattina di venerdì 31 maggio, per poi proseguire alle 13:30 con la prima tappa di 77,82 km cronometrati e quattro speciali, ripetendo due volte le tratte Osilo-Tergu e Sedini-Castelsardo. Sabato 1° giugno la seconda tappa del Rally di Sardegna, la più lunga con i suoi 149,36 km cronometrati e otto speciali. Tappa finale domenica 2 giugno, con soli 39,30 km cronometrati e la power stage finale a Sassari Argentiera. Un percorso che coinvolgerà i territori di Alghero e Sassari, portando i piloti tra la costa e l'entroterra del nord-ovest dell'isola.

Ottantasette gli equipaggi iscritti, con la presenza di 8 vetture Rally1: le tre Hyundai di Neuville,Tanak e Sordo, le tre Toyota di Evans, Ogier e Katsuta e le due Ford di Fourmaux e Munster. A queste si aggiungono poi ben 42 equipaggi con vetture WRC2, oltre a 18 driver nel Mondiale Junior. Forte la presenza degli italiani, con ben 8 equipaggi sardi in rappresentanza della regione che ospita la tappa del Mondiale Rally.

La copertura televisiva dell'evento sarà garantita dal servizio pubblico che dedicherà una programmazione su Rai 2 e Rai Sport per tutto il week end. Si parte venerdì 31 con la diretta della SS4 Sedini-Castelsardo alle 18:30 sul RaiSport HD, mentre sabato sono previsti due collegamenti sullo stesso canale alle 15:00 e alle 18:00. Domenica infine appuntamento su RaiSport alle 9:00 e alle 12:10, e poi su Rai2 dalle 16:00 alle 16:50.

Sticchi Damiani: “Sardegna unica, ma vogliamo anche Roma”

Il presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani, in occasione della presentazione del Rally d'Italia 2024 a Roma ha voluto ribadire come le caratteristiche della Sardegna rendano questa gara unica nel panorama del Mondiale.

La scelta di spostare il Rally d’Italia dalla Liguria alla Sardegna è stata un’impresa complessa, difficile da realizzare, ma alla fine si è rivelata vincente – ha spiegato Sticchi Damiani – La Sardegna ha riconosciuto subito il valore di questo evento, e si è impegnata costantemente insieme a noi per realizzarlo e farlo crescere fino ad oggi. Attualmente nel nostro Paese non ci sono alternative e disponibilità di gare e strade sterrate paragonabili a quelle della Sardegna”.

La Sardegna è unica, ma potrebbe non rimanere l'unica tappa del Mondiale Rally in Italia, svela Sticchi Damiani. L'obiettivo dell'ACI è infatti quello di portare nel calendario del WRC un'altra gara, nella fattispecie quella di Roma che oggi fa parte del campionato europeo. “Quella di Roma è una proposta molto interessante. Ci proveremo” assicura Sticchi Damiani, secondo cui la Sardegna e Roma sarebbero complementari: da una parte lo sterrato e la natura selvaggia, dall'altro lo sfondo del Colosseo e degli altri monumenti della Città Eterna.

Quella del doppio appuntamento in Italia non sarebbe una novità assoluta: nel 2020, a causa della pandemia, oltre al Rally di Sardegna si disputò una tappa del Mondiale a Monza a inizio dicembre. Si trattò però di un evento eccezionale (lo stesso anno in Italia si disputarono ben 3 GP di F1, n.d.r.) ma adesso l'obiettivo è avere una doppia tappa fissa.

Cooperazione Sardegna e ACI

Nel corso della presentazione del Rally d'Italia 2024 è stato toccato più volte il tema dell'importanza della cooperazione tra gli organizzatori e le amministrazioni, sia regionali che comunali, per la riuscita di un'evento molto impegnativo dal punto di vista economico e logistico. Così come è stata sottolineata l'importanza del Rally come mezzo di promozione della Sardegna a livello turistico e di indotto, peraltro in un periodo dell'anno in cui il flusso turistico è ancora limitato.

"Nonostante la gente creda il contrario, la Sardegna è una delle regioni meno turistiche d’Italia, al 10° posto nella graduatoria – ha detto Angelo Francesco Cuccureddu, Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Regione Autonoma della Sardegna – Per questo vogliamo cercare di ampliare la stagione turistica e la Regione ha scelto che lo sport come volano. Le strade sterrate non sono facili da mantenere, ciononostante resistiamo anche perché il piano paesaggistico regionale ci vieta di asfaltare le strade sterrate e di abbattere i muretti a secco. Ma l’interesse nel preservare le strade sterrate è incentivato anche dalla volontà di mantenere il Rally d’Italia in Sardegna e garantire un percorso che ha pochi paragoni anche a livello internazionale” ha spiegato.

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