Nel Sol Levante ci si giocano i mondiali piloti e costruttori. Ecco, intanto le scelte Pirelli per gli insidiosi asfalti delle 21 prove speciali
Parte stanotte con lo shakedown in programma all’una del mattino in Italia, un’edizione combattuta ed incerta del Rally del Giappone che chiude anche quest’anno la stagione WRC.
Sarà una gara in cui Thierry Neuville e Ott Tanak si giocheranno il titolo piloti, mentre la volata finale tra Hyundai e Toyota deciderà al termine del rally il titolo costruttori.
C’è attesa anche per conoscere il nome del vincitore del campionato Wrc 2, conteso tra Sami Pajari (Toyota) iscritto al rally, e Oliver Solberg (Skoda) che avendo esaurito il numero di gare a disposizione, potrà solo incrociare le dita e aspettare gli eventi. Come fatto presente alla vigilia dalla Pirelli, i fondi delle 21 prove speciali, di cui due si svolgono nel Toyota Stadium, tutte ambientate sugli asfalti delle prefetture di Gifu e Aichi, sono generalmente impegnativi, soprattutto nelle prime ore del mattino e nei tratti di montagna, dove spesso il grip, già povero per la natura dell’asfalto, diventa molto scarso.
Da non sottovalutare i rischi derivanti dai tagli che portano sulla strada terriccio, pietre e vista la stagione fogliame. Particolare attenzione va prestata al meteo, spesso imprevedibile in questo periodo, con la pioggia sempre in agguato o addirittura la neve, che lo scorso anno imbiancò alcune prove speciali di montagna, contro ogni aspettativa. “Sta per chiudersi una stagione appassionante – ha commentato Terenzio Testoni, responsabile attività rally della Pirelli - che sarà combattuta fino all’ultimo chilometro, con una gara come il Giappone sempre difficile da interpretare, nella quale conteranno moltissimo la precisione di guida e la capacità di gestire la pressione. Le strategie gomme possibili sono numerose, ma i piloti sanno di poter contare su prodotti affidabili e versatili sia su asciutto sia su bagnato, che abbiamo costantemente evoluto nel tempo per assicurare sempre il massimo in termini di consistenza e prestazione. Raccomando massima attenzione nelle ricognizioni: ogni minimo errore di valutazione potrebbe costare davvero caro”.
La casa milanese ha messo a disposizione dei piloti delle Rally 1 il P Zero RA WRC, un pneumatico da rally su asfalto con due mescole, entrambe nell’evoluzione 2024, più robusta rispetto alla release precedente, che ha fatto la sua prima apparizione al Central European Rally lo scorso ottobre, mentre in caso di pioggia ci sarà la Cinturato RW.
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