Le tre Ferrari 499P terminano al primo, secondo e terzo posto il primo appuntamento stagionale del Mondiale Endurance
Trionfo nel deserto del Qatar per le Ferrari 499P, capaci di monopolizzare l’intero podio al termine di dieci ore dominate dalle tre Hypercar di Maranello. Fuoco- Molina-Nielsen hanno tagliato il traguardo con appena 2”348 sui cugini di AF Corse Kubica-Ye-Hanson e sull’altra Rossa di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, terzi ad appena 2”677 dai compagni di squadra vincitori.
Meno di tre secondi per una tripletta da sogno che era nell’aria fin dalla Hyperpole centrata da Giovinazzi, anticamera perfetta di quello che è stata una dimostrazione di forza assoluta, con tutte le tre 499P ad alternarsi al comando. La vittoria del trio della #50 si è infatti materializzata solo all’ultimo pit stop, con il rientro ritardato di Fuoco rispetto alla #83 di Kubica, fin a quel momento in testa ma costretta ad una sosta più lunga per via della minore benzina imbarcata in precedenza. Ciò ha così permesso a Fuoco di uscire davanti con circa 7” di vantaggio, margine che il pilota calabrese ha amministrato al meglio nei 25 giri che restavano. La strategia diversa nell’ultimo pit stop ha invece visto Pier Guidi rilevare Calado e montare gomme Hard nuove sul lato sinistro, scelta che inizialmente lo ha fatto uscire staccato di 25”, quindi gli ha permesso una grande rimonta, conclusa però solo in scia della 499P di Kubica.
Dietro il trio Rosso ha chiuso la BMW di Vanthoor-Marciello-Magnussen, risalita nel finale dopo un problema elettronico accusato dal pilota danese e una toccata del belga alla Rossa di Fuoco, costata un drive through. Col quinto e sesto posto hanno limitato i danni le Toyota di Buemi-Hartley-Hirakawa e Conway-De Vries-Kobayashi, consistenti sul passo gara ma mai in grado di impensierire la cavalcata delle 499P, mentre ancora peggio è andata alle Cadillac, solo 8° con Lynn-Nato-Stevens e capaci di un clamoroso scontro fratricida con protagonisti Button e Lynn, con quest’ultimo che, durante la terza ora, ha tamponato il compagno di squadra al restart da una Safety Car. In palese difficoltà sono invece andate le Porsche Penske, solo 10° e 11° alle spalle della Peugeot di Vergne-Jensen-Di Resta, mentre è stata una prima gara oltremodo difficile per le Aston Martin Valkyrie, una ritirata per la rottura della trasmissione e l’altra classificata 17°, staccata di 23 giri.
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La Corvette TF Sport di Keating-Edgar-Juncadella ha fatto sua la categoria LMGT3 con appena 0”493 sulla McLaren di Saucy-Cottingham-Baud, con podio completato dalla BMW di Shain-Boguslavskiy-Farfus, in testa fino a 12’ dal termine ma costretta a rientrare per uno splash di carburante. 5° e 8° hanno chiuso le Ferrari 296 GT3 di AF Corse, tra le quali si è inserita l’Aston di Mattia Drudi, buon 6° al debutto assieme a James e Robichon. Degli altri piloti Tricolore, dal 10° al 12° posto hanno chiuso la Mustang di Gattuso-Levorato-Olsen, la BMW di Al Harty-Rossi-Van der Linde (con ben tre drive through pagati per track limits…) e la Porsche 911 GT3R Manthey di Hardwick-Pera-Lietz, mai competitiva al pari delle sorelle maggiori 963. Difficile anche il debutto delle Mercedes AMG Iron Lynx, una ritirata per una rottura e l’altra classificata ma afflitta da noie alla frizione.
FERRARI LOCKOUT for the Season Opener
— FIA World Endurance Championship (@FIAWEC) February 28, 2025
The first ever Hypercar podium sweep for Ferrari!#WEC #Qatar1812km @AFCorse @FerrariHypercar pic.twitter.com/rkcg9yBVe0
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