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La conferma dell’addio di Massa alla Formula 1 lascia un po’ con l’amaro in bocca. Se solo quel pomeriggio a Interlagos 2008 avesse avuto un pizzico di fortuna in più...
7 nov 2017 (Aggiornato alle 11:08)
Otto anni in Ferrari, 11 Gran Premi vinti, un mondiale sfiorato.
Kimi Raikkonen in rosso di gare iridate ne ha vinte solo 7 ma ha dalla sua quel titolo 2007 che ghermì guarda caso con l’aiuto determinante proprio di Felipe.
Il quale poi s’è un po’ perso, soprattutto negli anni del gregariato forzato a Alonso, quando in Ferrari Massa medesimo veniva soprattutto usato, più ancora che schierato. Peccato.
Tutto questo per dire che se ne sta uscendo - e magari la cosa ci sta tutta, perché a 36 anni e mezzo il ragazzo nativo di San Paolo può dare il meglio di sé altrove, magari in F.E - dicevo, se ne sta uscendo di scena un pilota che ha saputo rappresentare qualcosa di positivo e di valido nella sua carriera, con 267 Gp a oggi disputati e 41 presenze sul podio.
Sì, dai, sono volati questi anni, Felipe.
Hai ottenuto tanto, sei stato a tratti bravissimo e a tratti non perfetto, a volte hai mostrato personalità, altre un po’ meno, ma di certo quel pomeriggio a Interlagos avresti meritato di più.
E adesso ti appresti a andare a occupare quel posto unico nella storia della F.1, a dividere le schiere di chi non ha mai vinto un titolo da chi ne ha vinto uno o più.
Perché resterai per sempre colui che fu campione del mondo per una manciata di secondi.
La gloria più caduca e rimpianta in tutta la storia delle corse.
Volatile e illusoria, ma proprio per questo destinata a essere ricordata molto più di tante altre.
Boa sorte, Felipe.
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