La vittoria di Lewis riapre un campionato di F.1 dove Red Bull è in netta crescita e la Ferrari tocca il punto più basso da quando è iniziata la stagione
Nel giorno in cui la Ferrari tocca il punto più basso da quando è iniziata la stagione di F.1 e brilla per la sua assenza dal podio, il campionato si riapre e regala nuove storie da raccontare. «Senza il pit stop sbagliato dalla Red Bull, non avrei vinto», racconta Lewis Hamilton dopo aver ritrovato quella vittoria che inseguiva da Austin 2015, una vita fa.
C’è la firma del tre volte campione del mondo nel sesto round del Mondiale di F.1, una griffe importante che rimane impressa sulle stradine del Principato di Monaco proprio nel giorno in cui al suo compagno e leader del campionato Nico Rosberg dicono di farsi da parte perché l’impaziente inglese ne ha di più. Una vittoria inseguita caparbiamente da Lewis che dà nuova luce a una corsa per il titolo, adesso, più aperta che mai. «Mi hanno fregato per la seconda volta di fila», sottolinea Daniel Ricciardo, finito secondo per colpa di un pit stop modello Scherzi a Parte di una Red Bull nella quale il team principale Christian Horner s’è subito affrettato a fargli delle scuse ufficiali.
«Il nostro problema non è la Red Bull», sostiene Maurizio Arrivabene ma intanto da due Gp le Ferrari inseguono e faticano per trovare il bandolo di una matassa sempre più ingarbugliata. «Ho deluso tutti!», si sfoga Max Verstappen dopo aver stroppicciato carrozzerie e rail sulle strade di Montecarlo con ancora gli occhi di tutti addosso per la fantastica impresa di Barcellona. E fantastica impresa è anche quella messa a segno da Alexander Rossi alla 500 Miglia di Indianapolis edizione numero 100.
Messo da parte dal Circus della F.1, il 24enne statunitense ha colto la vittoria al debutto nella gara più famosa del mondo e con uno stinto finale che l’ha visto completare 36 giri con un serbatoio di etanolo, più di chiunque altro. Da Montecarlo a Indianapolis si snodano storie importanti che fanno da spina dorsale di questo numero di Autosprint dopo uno dei week end in cui s’è corso di più e ovunque dall’inizio della stagione.
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