Ecco i temi principali sul nuovo numero di Autosprint in edicola
Max Verstappen per la prima volta sul tetto del mondo. La Red Bull davanti d’un punto alla Mercedes come mai era successo in era F.Hybrid. È un Gp che ribalta il mondo quello di Montecarlo. Dove l’olandese sale in groppa al campionato e mostra i muscoli all’interno di una contesa che adesso diventa tutta da giocare.
E soprattutto gustare. Una domenica da grandi scossoni regala un ruolo da comprimario a Hamilton e alla Mercedes, mentre quei rivali che hanno iniziato a dare davvero fastidio, mettono la freccia e passano al comando con il ghigno soddisfatto dell’olandese volante che diventa simbolo di una vera rivoluzione ai piani altissimi del Mondiale di F.1.
Certo è presto per dire che la Regina abbia già abdicato ma nel frattempo c’è molto materiale buono per la discussione in una lotta che adesso s’è fatta totale e furente tra Stella e Toro. C’è un grosso però che si aggira nella testa di tutti. Un punto interrogativo grosso come una casa perché quella appena trascorsa doveva essere la domenica di Leclerc e della Ferrari. La prima pole stagionale della Rossa, dopo un digiuno lunghissimo, il successivo schianto contro le barriere, la SF21 uscita malconcia dopo aver lanciato al campionato un messaggio di clamorosa rinascita, è qualcosa che brucia nella pancia dei tifosi, quel popolo rosso al quale è tornato a battere forte il cuore.
Tra il volto triste di Charles Leclerc e il sorriso di Carlos Sainz c’è in mezzo una Ferrari SF21 che finalmente ha fatto sognare. La pole con schianto del monegasco, mai troppo fortunato sulle strade di casa, ha aperto la strada a una speranza rimasta poi frustata dal mancato via. È un errore pesante ma guai a tirare la croce addosso a Charles che ha provato in ogni modo a regalarsi un sogno diventato poi incubo con la sua monoposto che il giorno dopo aver firmato la prima pole nella sua Monaco è stata costretta a riprendere la via dei box dopo il giro di schieramento al termine di ore agitate intorno a una vettura che dall’impatto contro il Rail è uscita malconcia. Così a regalarsi una domenica felice è stato Carlos Sainz.
Al primo podio in carriera al volante di una Rossa che per la prima volta ha chiuso anch’essa sul podio in questa stagione. Una Ferrari sorprendente che ha lanciato segnali di speranza, spiragli ai quali il popolo della Rossa ora si attacca perché certe prestazioni fanno tornare a battere il cuore dopo mesi di pane duro dentro a quel tunnel di una crisi in fondo al quale adesso si inizia a intravvedere l’uscita.
E a proposito di sfide toste e imprevedibili. Il Rally del Portogallo è stato un manifesto corsa assolutamente non scontata, capace di partorire sorprese. La prima sfida su terra del Mondiale Rally 2021 ha scompaginato le car- te e regalato la prima vittoria stagionale a Elfyn Evans, uno che l’anno scorso ha perso un Mondiale già vinto e che ora sta tentando di ricostruirsi un nuovo sogno. Il gallese è ora a soli due punti dalla vetta dove è ancora seduto, ma meno como- damente, il suo compagno di squadra Sebastien Ogier, quello che l’anno scorso gli ha soffiato il titolo da sotto il naso al Rally di Monza WRC. La vittoria di Evans e della Toyota, apre la pagina dei rimpianti della Hyundai alla quale non è bastato dimostrarsi più veloce dei rivali per centrare una vittoria che per diversi tratti è sembrata poter essere nelle corde della squadra diretta da Andrea Adamo. Dal 3 al 6 giugno si correrà sulle strade della Sardegna, aperte al pubblico e spalancate su una sfida che ha tutto per regalare uno spettacolo unico. E anche determinante per il proseguo del campionato
Link copiato