Dopo una pole da lacrime agli occhi e un avvio di Gp da dominatore è stato un vero colpo al cuore vedere la Rossa di Leclerc perdere potenza. E ancora più duro è stato vedere Max Verstappen mettere le mani sulla terza vittoria di fila nel giorno in cui pareva che non tutto filasse per il verso giusto, in casa Red Bull.
Meno male che si torna subito in pista senza macerarsi troppo dentro un’attesa che prolunga e ingigantisce il rimpianto. Meno male che nel prossimo week end si corre a Monte Carlo in casa di Charles Leclerc e c’è subito l’occasione per una pronta rivincita. Già perché non è facile metabolizzare una battuta d’arresto come quella che ha devastato la domenica pomeriggio del popolo rosso e del suo nuovo idolo costretto alla resa per la prima volta quest’anno a causa di un kappaò tecnico della F1-75. Dopo una pole da lacrime agli occhi e un avvio di Gp da dominatore è stato un vero colpo al cuore vedere la Rossa del monegasco perdere potenza, venire risucchiata da un gruppo che iniziava a guardare il distacco col binocolo e infine infilarsi muta dentro al box, inghiottita da una delusione profonda e un’amarezza evidente. E ancora più duro è stato vedere Max Verstappen mettere le mani sulla terza vittoria di fila nel giorno in cui pareva che non tutto filasse per il verso giusto, in casa Red Bull.
E invece una crudele porta scorrevole ha cambiato il volto della corsa e la classifica del Mondiale. Con il campione del mondo in carica che sale per la prima volta quest’anno al comando tra i piloti e la Red Bull che supera la Ferrari nella corsa al Costruttori. Un vero ribaltone in vetta a un campionato più bello che mai, crudele e beffardo che adesso va a giocarsi una sfida davvero emozionante sul circuito più glamour della F.1, sopra un asfalto caro a Leclerc ma mai troppo amico. Bisogna guardare al bicchiere mezzo pieno è la parola d’ordine del Cavallino. Magari un potente digestivo per mandare giù l’esito di un Gp dove la Ferrari è stata punita dal risultato e dall’affidabilità, dopo aver mostrato che gli sviluppi che hanno debuttato sulla monoposto possono consentire di mantenere immutato il sogno di lottare fino all’ultima curva del Mondiale per riportare il titolo a Maranello. Certo fa male dirlo adesso quando si è passati dal dominio alle briciole in poco tempo ma è ovvio che la strada è ancora lunga e la Scuderia ha tutto per far continuare a sognare i propri tifosi. L’unica cosa certa è che sarà battaglia sempre più dura ora che Verstappen è tornato sul gradino più alto e ha raccolto il massimo da un Gp che (al netto dei due ritiri stagionali) è stato quello nel quale l’olandese ha raccolto di più senza lasciare il solito timbro gigantesco. A proposito di gigantesco. Quello che ha fatto Hamilton in Catalunya è qualcosa di veramente eccezionale. Al 7° giro Lewis era ultimo a 59 secondi dal leader Leclerc, ha tagliato il traguardo a 54”1 da Verstappen: una corsa da applausi.
Da standing ovation è anche la prestazione di Kalle Rovanpera in Portogallo. Per la terza volta di fila il baby prodigio del controsterzo ha messo tutti alle sue spalle nel Mondiale Rally. Il blitz messo a segno sui massacranti sterrati del Portogallo è un vero e proprio uppercut ai rivali che lo lancia sempre più in vetta a una specialità che proprio grazie al fenomenale finlandese può rilanciarsi e riprendere quota. Debbono fare un monumento a questo ragazzino nel WRC. È lui la stella più luccicante anche nella gara in cui tornano i Grandi Califfi Loeb e Ogier che, usciti quasi subito di scena per la corsa alla vittoria, lasciano tutto il palcoscenico al futuro che avanza e controsterza con perizia assoluta. Adesso è chiaro a tutti quanti che Rovanpera può davvero far riscrivere la storia della specialità e agguantare già quest’anno un titolo iridato sul quale non avrebbero scommesso neanche quelli di Toyota. Ma Kalle è nato per stupire. E ora sarà davvero interessante vederlo all’opera in Sardegna, dal 2 al 5 giugno, nel prossimo round di un Mondiale fino ad ora dominato da questo nuovo finlandese volante, nuovo idolo di un intero paese.
Il ritorno della Lancia alle competizioni è un progetto che potrebbe prendere sempre più forma. Dopo le prime ammissioni dal parte del boss di Stellantis Carlos Tavares nei giorni scorsi anche Luca Napolitano è tornato sull’argomento chiarendo che il marchio sta considerando l’opportunità di sviluppare una versione HF per ognuno dei modelli che comporranno la gamma da qui al 2028. "Non è un annuncio ufficiale - ha sottolineato lo Chief Executive Officier di Lancia - non c’è nulla di deciso, ma ci piacerebbe utilizzare questa leva per esaltare il Dna della Lancia sul versante sportivo". Il progetto va avanti. Il sogno può diventare realtà.
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