L’anno si apre col botto perché si delinea un ritorno bello fragoroso, ovvero quello della Lancia in modulazione Rally
Questo primo numero di Autosprint del 2024 si tuffa nel futuro e guarda avanti. Con speranza, passione e soprattutto voglia di tornare ad emozionarsi dentro un inverno che come al solito custodisce sogni di ogni tipo. Si apre una nuova stagione di corse e questo di solito è il periodo nel quale i pensieri possono andare anche in alto, dove osano le aquile, anche se ben consapevoli che la realtà racconta storie diverse. Prendiamo il Mondiale di Formula Uno, ad esempio. Visto come sono andate le cose nell’anno appena concluso, con il dominio pressoché totale di Max Verstappen e della Red Bull, è abbastanza chiaro che anche nel 2024 sarà difficile assistere a qualcosa di diverso. Inutile nascondersi dietro a un dito. Ma si sa nelle corse, come nella vita, tutto può succedere. Consapevole che la sfida sarà durissima ma tutta da giocare riparte la stagione della Ferrari. La nuova Rossa sarà presentata a Maranello il 13 febbraio per poi essere in pista nei test invernale che andranno in scena in Bahrain dal 21 al 23 febbraio, una settimana prima del via del Mondiale 2024. "La stabilità nei regolamenti non consente rivoluzioni" - ha spiegato Fredric Vasseur - Tuttavia modificheremo il 95% della vettura. Abbiamo cercato di migliorare ogni singolo dettaglio alla ricerca di maggiori prestazioni e i piloti sono stati coinvolti fin dall’inizio del progetto. Ci aspettiamo di essere più veloci e i riscontri al simulatore lo stanno già confermando, ma solo il confronto cronometrico con la Red Bull potrà dirci quanto". Per il team principal del Cavallino il 2023 è stato un vero anno di apprendimento di tutte le risorse interne, di analisi e primissimi provvedimenti per risalire la china. Nel 2024 sarà il vero primo anno sotto la gestione Vasseur non più completamente “ereditata”. E allora i tifosi già si chiedono: che Rossa vedremo? Paolo Filisetti su questo numero analizza quali saranno le caratteristiche della Ferrari 2024, progetto 676. Inizia la tappa di avvicinamento a una nuova stagione.
L’anno si apre col botto perché è in vista un ritorno che fa battere il cuore. Un botto fragoroso che apre nuove orizzonti e ci fa fare un tuffo dentro un passato che non è mai davvero passato. C’è un gigantesco rimpianto che giace inerte da più di trent’anni nella storia del Motorsport e dell’Italia da corsa. È l’uscita di scena dal mondo delle competizioni della Lancia, regina incontrastata dei rally per un epoca durata vent’anni e che ha riempito la bacheca con 10 titoli iridati nel Mondiale Costruttori. Un dominio assoluto per la Casa di Torino messo in atto dentro a una storia fatta di imprese epiche, genio, ingegno e abilità in salsa tricolore. A un certo punto in quelle stagioni che ingolfavano le strade di pubblico e straboccante passione, questo squadrone che faceva tremare il mondo fu eletto a vera e propria Nazionale del Motorsport. Intere generazioni di appassionati si sono forgiati con le imprese di un team orgogliosamente tricolore che insegnava l’arte della vittoria e del controsterzo a tutto il resto del pianeta. Lo Stivale era la culla dei rally e portava in giro per il globo una Lancia praticamente imbattibile o capace di sovvertire il pronostico anche quando partiva in condizioni nettamente sfavorevoli. È stato la stella polare per tutti quanti la squadra di Cesare Fiorio, il comandante, l’uomo che incarna il simbolo Lancia, il team principal che non era tanto garanzia di vittoria, ma di dominio.
Questo primo numero di Autosprint del 2024 racconta della rinascita di un sogno con un progetto che sta nascendo per riportare la Lancia nel Mondiale Rally. Un’operazione che è già scattata, un piano d’azione in fase di decollo. Proviamo a mettere insieme i tasselli di un complesso puzzle per ottenere un quadro d’assieme che va oltre ogni suggestione. Un ritorno di fiamma della Lancia nella specialità è davvero qualcosa di clamoroso, in un momento in cui la FIA deve decidere il futuro del WRC quando a fine 2026 verranno pensionate le attuali Rally 1 a favore, a quanto sembra, delle Rally 2 evolute. E vista la volontà del board di Stellantis di riservare un occhio di riguardo ai rally, si è deciso di dare semaforo verde ad una nuova avventura Lancia invece di puntare su un ulteriore sviluppo di un’altra vettura del gruppo come la Citroen C3. La vettura prescelta sarebbe la Ypsilon che verrebbe prodotta in configurazione Rally 2, un programma di sviluppo che inizierà già nel 2024 con esordio nel 2025 per farsi trovare pronti l’anno dopo per lo sviluppo della nuova vettura in configurazione WRC 2027. Tra gli obiettivi del Gruppo Stellantis c’è quello di rivitalizzare e rilanciare il marchio Lancia. Sarebbe dunque la mossa giusta questo clamoroso ritorno di un marchio che ha fatto storia ma che ripartirebbe totalmente da zero, visto che la “Squadra Corse Lancia” è stata smantellata trenta anni fa, e che tutti quei fantastici meccanici e tecnici che facevano dei veri miracoli ormai non ci lavorano più. Insomma, anno nuovo, si riparte con una Lancia nuova. E con quella Ypsilon che sfoggia fari posteriori ispirati alla Stratos. Già due anni fa, con la partecipazione al Montecarlo Storico del Ceo di Stellantis Carlos Tavares al volante dell’iconica Lancia Stratos Alitalia a fare da detonatore, erano iniziati a circolare i primi sussurri ai quali avevano fatto seguito le prime flebili ammissioni. Adesso quel progetto di Stellantis di tornare nei rally con il marchio Lancia ha subito un’accelerazione. Una bella ripartenza, con sbaffi neri di gomma lasciati sull’asfalto di una storia che ora potrebbe avere un nuovo capitolo.
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