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L'editoriale del direttore: Rossa seconda forza, ma...

Vasseur è ottimista sul gap con McLaren dopo il secondo podio di Leclerc. Ma la McLaren, ancora una volta, ha dimostrato di essere imprendibile anche con le nuove ali flessibili
L'editoriale del direttore: Rossa seconda forza, ma...
© Getty Images

Andrea CordovaniAndrea Cordovani

3 giu 2025

Più game over che game changer. Ebbene sì. Il Gran Premio di Spagna è stato quello della svolta. E ha chiarito in maniera inequivocabile e definitiva che la McLaren è assolutamente imprendibile, decisamente inarrivabile, terribilmente dominante. Il Gp sulla pista di Montmeló che avrebbe dovuto essere il punto di ripartenza del Mondiale di F.1 con l’apertura di nuovi scenari figli dell’introduzione della direttiva sul le ali mobili ha fatto crollare tutti i sogni mostruosamente proibiti della concorrenza e chiuso una vicenda che è stata soprattutto fumo negli occhi per tutti quelli che si trovano a rincorrere la squadra campione del mondo in carica.

Una strepitosa doppietta firmata Piastri-Norris sigilla con la ceralacca un capitolo di wrestling dialettico e di illusioni. La squadra diretta da Andrea Stella oltre che un clamoroso esempio da seguire rimane punto di riferimento in un Mondiale colorato di papaya. Praticamente inavvicinabile. Nella corsa al titolo Costruttori il vantaggio accumulato è già da voragine anche se mancano ancora 15 round alla conclusione, mentre la corsa al Mondiale Piloti sembra ormai una questione privata tra Oscar e Lando con la variabile Verstappen che, al di là del week end spagnolo, rimane l’unica spina nel fianco di una coppia che prima o poi è destinata a fare scintille per diventare magari più vulnerabile.

Ferrari sale al secondo posto

«McLaren è ancora davanti, ma stiamo colmando il divario passo dopo passo. Dobbiamo continuare a migliorare e a dare battaglia là davanti». Fred Vasseur inquadra la vicenda con una dose gigantesca di ottimismo dopo il secondo podio di fila conquistato da Charles Leclerc che ancora una volta si carica sulle spalle tutta la squadra e con rabbia la trascina sul terzo gradino del podio. Un terzo posto conquistato a ruotate dal monegasco dopo un corpo a corpo con Max Verstappen e grazie a una safety car che ha rimescolato tutte le carte nei giri finali.

Dove il team principal della Ferrari veda ridursi il gap dalla McLaren non è dato sapere. Forse guarda la classifica del Mondiale Costruttori che ha visto salire la Rossa al secondo posto, dopo strenua lotta con Red Bull a una sola punta e una Mercedes in crisi nell’ultimo trittico di gare, ma distante in maniera spaventosa dai primi della classe. Passo dopo passo sarà difficile colmare la distanza perché i primi della classe volano e basta guardare i distacchi per rendersene conto. Ora è tempo di tirare il fiato per una settimana, ci sarà modo di riflettere e ripensare anche al sorpasso di Hulkenberg a Hamilton che ha privato l’inglese 7 volte campione del mondo del quinto posto, poi ci sarà la trasferta in Canada. Per migliorare la battaglia là davanti ci sarà bisogno di una Ferrari che finora non s’è ancora vista.

 

 

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