I piloti: “Le nuove F1 sono divertenti”

I piloti: “Le nuove F1 sono divertenti”
Nella conferenza preGP di Malesia non criticano le monoposto 2014

27.03.2014 ( Aggiornata il 27.03.2014 11:58 )

La tradizionale conferenza stampa con i piloti che si tiene al giovedì, ha visto a Sepang la partecipazione di Kamui Kobayashi, Pastor Maldonado, Daniil Kvyat, Valtteri Bottas, Kimi Raikkonen e Nico Rosberg. Le interviste sono state focalizzate in particolare sui riscontri del “dopo Melbourne”. Così il primo a parlare è stato Bottas, interrogato su quale poteva essere la sua gara senza l’urto contro il muretto: «È stato un buon inizio per noi, ma poteva essere ancora migliore. Credo che senza il mio errore avremmo potuto lottare per il podio». E com’è guidare le nuove F1? «Le macchine hanno meno deportanza rispetto all’anno scorso, per cui scivolano di più. Con la maggiore coppia motrice disponibile, tutto è diventato più arduo, ma mi piace così. Credo che siano davvero più divertenti da guidare. Spero che lo si veda anche dall’esterno». A Kvyat viene rimarcato di essere il più giovane pilota ad avere preso punti in F1: «Essere arrivato 10° (poi 9° una volta squalificato Ricciardo) è stato un ottimo risultato. È stata una buona gara e tutto era nuovo per me: ho dovuto imparare molte cose anche in qualifica e in gara. Ma vogliamo fare ancora di più di questo. Comunque anche se le gare di F1 sono più lunghe, ad un certo punto ho trovato un buon ritmo e non ho avuto problemi. Vedremo se qui sarà la stessa cosa, perché farà più caldo». Kobayashi sottolinea come si è trovato nel suo rientro in F1: «È stato grandioso tornare in F1 dopo questa pausa con le GT. È la categoria top e mi è mancata molto, è una grande emozione tornare a correre con i piloti migliori. Purtroppo ho iniziato col primo incidente della stagione. Ma non è stata colpa mia. Mi spiace per Felipe, ma senza freni posteriori non ho potuto fare nulla, la macchina non si voleva fermare. Purtroppo sono cose che succedono. Comunque sappiamo quale sia stato il problema e stiamo lavorando per fare in modo che non succeda ancora. Il fatto è che si è trattato di un weekend difficile: abbiamo perso le prove del venerdì e abbiamo avuto poco tempo per fare modifiche fra FP3 e qualifiche. Per questo credo che abbiamo un maggior potenziale da esprimere rispetto a quanto mostrato, soprattutto in questa che è la nostra gara di casa. Come sono queste macchine da guidare? All’inizio non è facile, ma è sempre stato così, poi dopo un po’ ci si abitua, per cui non è un grosso problema. In ogni caso sono molto divertenti da guidare, più difficili sull’asciutto, per cui va bene». Da parte sua, Maldonado rimarca come abbia girato troppo poco per dare dei pareri esaustivi: «Abbiamo avuto molti problemi: nulla di esagerato, tutti piuttosto semplici da risolvere, ma ci hanno portato via molto tempo durante le prove. E lo stesso in gara. Quindi nemmeno noi siamo stati in grado di capire quale sia il nostro vero potenziale. Comunque stiamo lavorando molto e qualcosa si è visto anche a Melbourne: non eravamo mai riusciti a fare più di 10 giri consecutivi, e in gara ne abbiamo percorsi 30: è un miglioramento. Ovviamente ora il nostro obbiettivo principale è quello di finire la gara». Raikkonen rivela che in Australia non era stato il sistema “brake-by-wire” la vera causa dei problemi: «Non è stato quello il problema, l’avevo detto anche a fine gara. È piuttosto una questione di assetto e regolazioni: la macchina non è ancora come mi piacerebbe: stiamo ancora cercando di capire quale sia esattamente il motivo, ma ci stiamo lavorando, sono state portate delle modifiche per me e spero che serviranno a farmi recuperare feeling soprattutto con l’avantreno. Anche se probabilmente ci vorrà ancora un po’. Quindi non è stato un buon inizio: vogliamo ottenere risultati molto migliori. Però il campionato è lungo, abbiamo persone valide e stiamo lavorando a testa bassa e sono sicuro che faremo progressi. Con le macchine di quest’anno non ho trovato differenze terrificanti di guida rispetto a quelle dell’anno scorso. Ci sono piccole differenze, ma quello che conta sono cose meno marginali, come per me l’aver cambiato team e monoposto. Quindi dal mio punto di vista non è cambiato granché». Infine il vincitore del primo GP, vale a dire Rosberg: «Decisamente per me è stato un inizio di stagione fantastico. L’intero team ha lavorato benissimo con le nuove regole e sembra che abbiamo un certo vantaggio sugli altri. Ho fatto una breve vacanza dopo Melbourne e da vincitore l’ho passata bene. Ma adesso dobbiamo tornare a focalizzarci su questa gara e impegnarci per ottenere il massimo, anche perché quella in Australia non è mai stata molto probante, per cui dobbiamo stare attenti che la situazione potrebbe cambiare. Ma comunque tutto sembra andare per il meglio e sicuramente sarà possibile fare un ottimo risultato anche qui. Anch’io penso che queste macchine siano ottime da guidare. E poi avevamo bisogno di un cambiamento». Maurizio Voltini

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