Vettel, Halo brutto ma efficace

Vettel, Halo brutto ma efficace
Dopo Raikkonen, anche Seb ha provato l’Halo: si vede bene e serve. Critico sul caos generato dal nuovo format delle qualifiche

04.03.2016 ( Aggiornata il 04.03.2016 15:15 )

Miglior tempo al mattino, con 54 passaggi all’attivo e quattro compound di gomme Pirelli provati. E’ la sintesi di metà giornata in casa Ferrari, con Vettel autore di 1’22”852 con gomme supermorbide. Ma è il dettaglio che forse meno interessa. Dopo il debutto in anteprima ieri con Raikkonen al volante, l’ultimo turno di test è iniziato anche per Sebastian con un installation lap per provare il dispositivo Halo, verificare anzitutto la visibilità. Nel coro di critiche sollevato da diversi piloti, il ferrarista si schiera dalla parte di quanti sono favorevoli all’utilizzo della struttura. Certo, si può lavorare ancora per migliorare alcuni dettagli, ma l’utilità dell’Halo non è in dubbio. «Per prima cosa, si riesce a vedere quel che serve. Possiamo migliorare il sistema sotto il profilo estetico e quanto rientra nel campo visivo, ma dopo averlo provato anche al simulatore credo che vedremo presto delle evoluzioni», ha spiegato.
E’ brutto ma serve a salvare potenzialmente la vita. In sintesi è il giudizio finale: «Avremmo ancora tra noi almeno due piloti scomparsi negli ultimi quattro anni se avessimo avuto questo dispositivo, Surtees e Wilson. Può essere molto brutto ma non c’è niente che giustifichi l’assenza di due ragazzi tra noi», ha dichiarato ai cronisti durante la pausa pranzo. Halo, piloti divisi Accantonato il tema Halo, ha commentato le sensazioni al volante della Ferrari SF16-H: «La settimana è andata bene finora, dopo un avvio altalenante. Siamo riusciti a fare tanti giri e proseguire con il nostro programma. E’ stata una buona sessione di test. La prima impressione sulla macchina è positiva, vedremo se sarà vincente. E’ difficile mettere a confronto le prestazioni con quelle degli altri, di per sé siamo molto contenti dei progressi compiuti», ha spiegato Sebastian, rinviando ogni discussione sul ritardo dalla Mercedes a Melbourne: «La macchina ci dà l’opportunità di chiudere ulteriormente il ritardo, quanto lo scopriremo tra un paio di settimane».

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Infine, la stoccata sull’incertezza e il caos che regnano sovrani in Formula 1 sul fronte regolamentare. Non piace l’idea – oggi al voto del Consiglio mondiale della FIA, che si sarebbe espresso favorevolmente – di cambiare il format delle qualifiche con il sistema del taglio continuo di piloti a ogni eliminatoria. «La formula 1 sta facendo bene in termini di spettacolo, sullo sfondo credo che sì, manca una leadership. E’ un po’ caotico ridiscutere a poche settimane alcune regole sulle qualifiche. Credo che sia importante che lo sport resti quello che è, che alla fine il pilota più veloce vada in testa insieme al team più forte: è da sempre l’essenza della Formula 1. Provare a cambiare le qualifiche in modo così estremo è il modo sbagliato di fare, crea caos e solleva critiche dai piloti e dai tifosi». Fabiano Polimeni

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