Fu la gara più difficile del 2015 per il team di sir Frank, che guarda al week end sperando di aver risolto i problemi
Per Sebastian Vettel, è la vera delusione di questo inizio di mondiale: una Williams che ha perso quello status di terza forza del mondiale, scavalcata di slancio dalla Red Bull, salvo la buona prestazione maturata in Russia. Navigano in acque relativamente calme, distanziati dal team di Milton Keynes di 29 punti e con un margine di 39 sulla Toro Rosso. E' la dimensione in cui si ritrova la squadra nel 2016. Alle porte c'è, però, il week end di Montecarlo, circuito critico lo scorso anno per la FW37: al traguardo arrivarono in 14ma e 15ma posizione, Massa e Bottas.
Il pilota finlandese, in particolare, non ha mai brillato tra le stradine del Principato: «Ancora mi mancano i primi punti a Monaco, sono impaziente di conquistarli. E' un gran premio unico e la pista rappresenta una vera sfida per i piloti, soprattutto dal punto di vista mentale, poiché devi restare concentrato per l'intera distanza di gara ed è cruciale fare un buon giro di qualifica».
Williams che a Barcellona, nell'ultima sessione di test, ha lavorato a fondo in ottica 2017 e Pat Symonds ha confermato che i piani di sviluppo per la macchina 2016 sono, di fatto, stati bloccati per concentrarsi sul prossimo anno. «Non possiamo nascondere il fatto che le nostre prestazioni a Monaco nel 2015 siano state molto al di sotto degli standard e abbiamo condotto analisi approfondite per capirne le ragioni. La speranza, quest'anno, è come sempre di portare le due macchina in una buona posizione in griglia e fare una gara incisiva».
Il direttore tecnico punta l'accento anche sulla gestione delle gomme, «è necessario estrarre il massimo potenziale dalle coperture per guadagnarsi una bella qualifica, al tempo stesso si deve gestire il consumo per assicurarsi la possibilità di fare un solo pit-stop». Strategie che si inseriscono in un quadro meteo che prevede per il fine settimana di Montecarlo sole e temperature elevate da giovedì a sabato, quando si raggiungeranno anche i 28° C in qualifica. Molto più incerte le previsioni per la gara, con la possibilità che si corra con cielo nuvoloso e il rischio di pioggia a mettere pepe sulla corsa.
Sterzi a parte: il problema è la sostanza
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