Formula 1 Australia, Stroll e la "pallottola d'argento"

Formula 1 Australia, Stroll e la "pallottola d'argento"© sutton-images.com
Lance al debutto su un semi-permanente che non consente troppi errori. Williams apre un nuovo capitolo con Lowe al muretto

Fabiano Polimeni

22.03.2017 09:23

L'affidabilità nei test non è mancata, la sperimentazione aerodinamica nemmeno. E' una Williams che si proietta verso il Gran Premio d'Australia reduce da un inverno in pista interessante, ancor di più in fabbrica. Profonda metamorfosi organizzativa, il ritorno di Paddy Lowe, l'innesto pregiato. La scommessa di Lance Stroll a lasciare un interrogativo sulla possibilità di scavalcare Force India nella lotta per il quarto posto nel mondiale Costruttori. Il giovane pilota canadese è atteso al battesimo del fuoco su una pista che per la propria conformazione non perdona l'errore.

Un week end pulito, per iniziare. Per un rookie sarebbe già un bel partire. «Sarà una bella esperienza, essendo il mio primo gran premio. Non sono mai stato in Australia ed è una pista nuova», commenta. Il programma intenso di test svolto lo scorso anno ha passato in rassegna molti circuiti, impossibile misurarsi anche all'Albert Park. Le prime libere andranno sfruttate per completare il lavoro iniziato al simulatore. «Sono molto emozionato all'idea di iniziare, non vedo l'ora. Ho guidato su questa pista al simulatore e visionato alcuni video e camera-car. Sembra piuttosto difficile». Lo è.

«Pur essendo una pista nuova per me è anche un tipo di circuito diverso. Una specie di stradale, cambia davvero molto nel corso del week end, sarà una bella sfida. Affronterò le cose come arriveranno, spingendo più a fondo che potrò e divertendomi». Dalla sua avrà il "mentore" Felipe Massa, uomo d'esperienza dal quale si aspettano i risultati sin da subito.

Al muretto, dal grigio al bianco, Paddy Lowe. Operativo dal 16 marzo scorso, Melbourne sarà l'occasione per scoprire il team in azione, in attesa di poter incidere sul fronte tecnico nei prossimi mesi, indirizzando lo sviluppo della monoposto nata sotto la gestione tecnica di Pat Symonds. «Ho sempre percepito la prima qualifica dell'anno come l'ora più intensa e interessante di tutto il calendario della Formula 1, è il momento in cui tutte le incertezze dei test invernali si fermano e si mette sul piatto la reale velocità. E' solo allora che vedremo le prestazioni delle macchine e dei piloti e avremo le prime, vere, indicazioni della stagione».

Dall'epopea Mercedes a un team da riportare in vetta, Lowe punta a massimizzare il potenziale Williams che, assicura, è superiore a quanto immaginabile: «La sfida sarà quella di ottenere in massimo con quanto abbiamo. Non è diverso dal lavorare su una specifica base di partenza, come avrei potuto fare altrove. Il processo è il medesimo e ci sono indubbiamente delle cose qui in Williams che sono già molto meglio di quanto non avessero in MercedesDovrò scoprire quali sono i punti di forza e quali i deficit, dopodiché partire da queste basi. Mi è stato spesso chiesto in questi anni quale fosse il segreto, ma sarebbe assolutamente fuori luogo pensare per chiunque di arrivare in qualsiasi squadra e improvvisamente aspettarsi di trovare la "pallottola d'argento" o un qualsiasi miracolo».

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