Formula 1 Bahrain, Bottas: Sakhir illuminante

Formula 1 Bahrain, Bottas: Sakhir illuminante© sutton-images.com

Valtteri centra un risultato importante in gara, dopo la delusione dell'esordio in Australia, ma non nasconde la necessità di migliorare il rendimento della W09 con temperature elevate

Fabiano Polimeni

09.04.2018 09:39

Un avvio di mondiale pirotecnico, da divorare a bocconi e con la Cina subito ad alimentare la fame di confronto. Ferrari e Mercedes, aspettando Red Bull. In Bahrain, Valtteri Bottas trova la sua Sochi nel deserto, consistente come non lo era stato a Melbourne, va sul podio non senza “se e ma”, quelli derivanti da un ritmo più rapido da adottare nella fase intermedia del secondo stint con gomme medie. Se avesse avvicinato prima a Vettel, sarebbe cambiato qualcosa nel risultato finale? Discussione sterile da farsi dopo la bandiera a scacchi. «Col senno di poi siamo tutti più furbi alla fine. Se abbiamo spinto abbastanza forte a metà con Valtteri? Non saprei, forse no. Non sapevamo quanto sarebbero durate le gomme medie, credo dobbiamo essere soddisfatti di un secondo e terzo posto, dopo quanto successo ieri (in qualifica; ndr)», commenta Toto Wolff.

Dalla prospettiva di Valtteri Bottas, al rammarico di non aver avuto l'occasione per provare l'affondo deciso su Vettel - rammarico da bilanciare con i meriti enormi di questa Ferrari e questo Vettel - si sostituisce un risultato che cancella il pessimo esordio stagionale: «Sono le prime fasi, a ogni modo è andata molto meglio di due settimane fa. Il passo gara era leggermente migliore di quanto non ci aspettassimo, pertanto è stato positivo», racconta il pilota finlandese.

Ammesso servisse la controprova, si prospetta un mondiale da combattere gara per gara, 19 singole battaglie. Il caldo del Bahrain cederà il posto a una Cina più fredda nelle temperature, scenari diversi, nel primo, non ancora perfettamente acclimatata la W09: «Questo week end ci ha aperto gli occhi su quanto lavoro dobbiamo ancora fare in certe condizioni. La macchina è davvero veloce, ma come abbiamo potuto vedere ieri ci sono alcune debolezze, anche nelle condizioni odierne. E' stato un week end importante, dobbiamo assicurarci di continuare a migliore i punti negativi che abbiamo rispetto alla Ferrari».

Guardando lo sviluppo del gran premio più da vicino, il mancato undercut su Vettel, non trattenuto abbastanza a lungo da Hamilton – la differenza rispetto a Barcellona 2017 e il ruolo di stopper operato allora da Bottas è stata nella diversa velocità della SF71H e nella presenza degli spazi buoni in Bahrain per provare un sorpasso –, Valtteri analizza: «All'inizio stavo cercando di trovare il feeling con la gomma media, si è rivelata molto buona ma all'improvviso ha iniziato a decadere un po' e, sapendo che avrei dovuto concludere la gara, quella parte intermedia dello stint ho deciso di affrontarla un po' più con calma, provare a salvare la gomma per il finale, ma ho perso anche del tempo con i doppiati, penso di averne perso più di Sebastian».

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Ai meno due dall'arrivo, il timido tentativo di attacco. Non un assalto all'arma bianca. «Ho provato a spremere tutto dalle gomme e a 2 giri dal termine, più o meno, ho iniziato a faticare con le gomme, è stato uno stint lungo. Quando mi sono avvicinato a Sebastian è diventato tutto più difficile».


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