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Formula 1 Montecarlo, Renault: cavalli ammaestrati a Monaco

Remi Taffin conferma l'introduzione della seconda power unit nel Gran Premio del Canada, con i primi aggiornamenti. A Monaco sarà fondamentale curare la guidabilità della power unit
Formula 1 Montecarlo, Renault: cavalli ammaestrati a Monaco
© sutton-images.com

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

21 mag 2018 (Aggiornato alle 10:31)

Haas, Renault, McLaren. E' l'ordine scritto a Barcellona tra le scuderie che si contendono la quarta posizione in campionato. Valori che a Montecarlo potrebbero essere altri, fino a capovolgersi, tanto unica è la tappa del Gran Premio di Monaco. Renault è uscita reduce dal passaggio in Spagna con il sorpasso sulla McLaren, Sainz davanti ad Alonso vale un bottino complessivo nel Costruttori di 41 punti contro i 40 quasi per intero (32) gentile contributo di Fernando. Ha, però, messo in evidenza anche dei problemi di affidabilità ai quali porre rimedio, in fretta. La power unit ha sofferto di cali di pressione alla pompa del carburante, tali da condizionare la qualifica di Hulkenberg. Affidabilità, il mantra assoluto dei motoristi di Viry-Chatillon. Da tempo di lavora anche alle garanzie necessarie di una MGU-K evoluta.

Prestazione della power unit che, in vista di Montecarlo, passa da altri aspetti che non l'espressione della potenza. Le caratteristiche del circuito chiamano in causa guidabilità, erogazione, molto più importanti per offrire al pilota la facilità di gestione dei cavalli necessaria: «Quando arrivi a Monaco non vuoi modificare nulla rispetto alle gare precedenti, la cosa principale per il pilota è avere fiducia nella risposta del motore, ovviamente vogliamo incrementare le prestazioni ma tanto la costanza che la prevedibilità sono aspetti positivi su una pista così unica e impegnativa. Dovremo prestare attenzione al modo in cui il motore sviluppa la prestazione a Monaco, per la presenza di curve lente e utilizzo a bassi giri. Ci lavoreremo, siamo preparati», commenta Remi Taffin, responsabile dei motoristi.

Si attende un'inversione di rotta, domenica, rispetto alle ultime due uscite nel Principato: mai a punti nel 2016 e 2017, risultato oggi alla portata della scuderia diretta da Cyril Abiteboul, che ha saputo fare della regolarità di rendimento il punto forte dei primi gran premi, prima con Hulkenberg, da due gare anche con un solido e in crescita Carlos Sainz. «Dopo cinque gare, essere quarti riflette quel passo in avanti che ci aspettavamo in questa stagione. Il Gran Premio di Spagna ha dimostrato lo stesso livello di prestazioni visto nelle prime quattro gare, abbiamo portato Carlos in Q3, purtroppo non Nico, ma conosciamo il motivo», prosegue Taffin.

Superando Montecarlo, le aspettative dei team clienti Renault sono riposte sull'evoluzione della power unit, confermata in arrivo a Montreal: «Al Gran Premio del Canada, la settima gara, introdurremo un motore fresco e ne approfitteremo per portare degli aggiornamenti. Spero che i miglioramenti corrispondano alle aspettative». Quelle di Red Bull, anzitutto, a invocare una modalità qualifica che valga il cambio di passo sul quale possono fare affidamento Ferrari e Mercedes.

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