Formula 1 Singapore, Hamilton: Ho fatto un giro magico

Formula 1 Singapore, Hamilton: Ho fatto un giro magico

Settima pole in stagione, 79.ma in carriera, ma soprattutto inferiore di quasi tre secondi e mezzo rispetto a quella 2017, targata Vettel.

Gianluigi Giannetti

15.09.2018 16:21

Pole Position numero 7 della stagione, la 79.ma in carriera, Hamilton ha segnato un clamoroso tempo di 1:36.015 che gli è valso la partenza dalla prima casella in griglia, ma soprattutto ha frantumato in modo quasi dissacrante la pole di Vettel dello scorso anno, ovvero il crono di 1:39.491, ovvero quasi tre secondi e mezzo superiore, anche per merito della resa delle mescole Hypersoft. Lewis per primo se ne rende conto: “Un giro direi magico, non so da dove sia uscito. Oggi sono riuscito ad azzeccare tutto in un giro solo, non ho neanche parole. Ho il cuore in gola, sono felicissimo. Sapevamo che Red Bull e Ferrari sarebbero state difficili da battere, è un momento incredibile per noi trovarci qui in pole considerando tutte le circostanze".

Quello di Hamilton è un racconto quasi commosso “Questa pista è epica, difficilissima, per noi la più impegnativa di tutta la stagione. Montecarlo ha fascino ma questo è un circuito più lungo e ha più curve. Stamattina avevamo fatto qualche cambiamento, non era stata una buona sessione. Ero piuttosto agitato prima delle qualifiche, non pensavamo di avere quel mezzo secondo che ci mancava rispetto alle FerrariHo messo tutto insieme alla perfezione, devo ringraziare il team che in fabbrica sta lavorando tantissimo per fornirci questa macchina. Semplicemente non ho avuto nessuna sbavatura in tutto il giro, non avrei potuto fare di meglio in nessun punto. Sono andato al limite, è stato uno dei migliori giri che ricordo a livello di sensazioni. Abbiamo cominciato con le Ultrasoft, e rispetto alle Hypersoft è una differenza enorme. Nell'ultima sessione tutto stava nel mettere insieme qualche piccolo dettaglio, nel 99.9% non si riesce, ma in questo giro non ho avuto una correzione, non un pattinamento. Nel giro successivo ho esagerato, ma quello è stato uno dei migliori giri che ricordo a livello di sensazioni”.


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