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Le difficoltà della monoposto sono tali da non lasciar presagire un buon week end nella gara di casa. Ripetere il successo del 2018 appare un'utopia
25 giu 2019
Dal Paul Ricard a Zeltweg, senza farsi illusioni. Red Bull in Francia ha collezionato un quarto posto con Max Verstappen, il miglior risultato possibile per una monoposto che manca di velocità sul dritto e anche in curva è lontana parente del super-progetto 20018.
Dire della gara di casa diventa un racconto buono per il contorno, l’ambiente, non certo per apportare cavalli o punti di carico aerodinamico. Max Verstappen è più che mai realista alla vigilia del Gran Premio d’Austria. Lo è da domenica sera, dalla gara condotta in solitaria, per una posizione a ridosso del podio. “Ci mancava potenza e anche la macchina non era ideale. Ci sono ancora solo un paio di curve nelle quali siamo davvero lenti rispetto a Mercedes. Siamo costretti a girare con meno carico ma, in questo momento, non è possibile farlo con la macchina, perché il retrotreno non sarebbe sufficientemente stabile”, ha raccontato il pilota olandese.
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Il risultato maturato nel 2018 fu, anzitutto, frutto del duplice ritiro Mercedes. Max e Red Bull furono bravi ad approfittarne. Altre condizioni tecniche, allora. “Quella in Austria non è la pista migliore per noi. Lo scorso anno, in Austria avevamo una macchina migliore di Mercedes e Ferrari mentre oggi non è così. Sono realista e credo sarà una gara difficile. Ci saranno tanti tifosi olandesi, sono contento, farò del mio meglio ma non mi aspetto miracoli”.
È un circuito più complesso di quanto non appaia, l’anello corto di Spielberg. Potenza dalla power unit e non solo: “Il giro è corto ma la pista è impegnativa, con tante tipologie di curve differenti. In termini di bilanciamento sono tante le cose da valutare e non è semplice assettare la macchina”.
Trovare il bilanciamento per una staccata che porti velocità in curva 1, dalla quale accelerare in fretta con un posteriore stabile. Trovare precisione dell'anteriore e stabilità del posteriore nel tratto centrale, non mancare nell’anteriore chirurgico sulle ultime due curve. Il tutto in un giro da 1 minuto o poco più.
“Faremo del nostro meglio, è bello per il team correre in Austria, nel Gran Premio di casa. Domani (mercoledì; ndr) saremo a Graz per un’esibizione alla quale non vedo l’ora di partecipare. Scorrerà tanta adrenalina in questa settimana”.
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