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GP Austria F1: Spielberg, il circuito più rapido della stagione

Il Red Bull Ring è una pista che combina alte velocità medie con uno sviluppo limitato a 4,3 km, oltre a curve (10 ufficiali) piuttosto impegnative

GP Austria F1: Spielberg, il circuito più rapido della stagione

Maurizio VoltiniMaurizio Voltini

26 giu 2019

Quello di Spielberg bei Knittelfeld in Stiria – nome ufficiale Red Bull Ring – è un circuito abbastanza particolare nella sua brevità: le elevate velocità medie assieme allo sviluppo contenuto in 4.318 metri, fanno sì che i riscontri cronometrici siano quelli più bassi della stagione, appena superiori al minuto. Offre anche staccate abbastanza impegnative, ma comunque nulla di così estremo da risultare davvero stressante sulle gomme, tanto che la Pirelli porta quelle intermedie in gamma: hard C2, medium C3 e soft C4, come allo scorso GP francese. Anzi, una delle difficoltà di questo tracciato è quella di arrivare alle curve centrali 6 e 7 con le gomme destre troppo fredde.

Piuttosto è utile (a dire il meno) una buona potenza motrice abbinata a un basso drag della macchina, con configurazioni alari tendenzialmente scariche. Tuttavia questo rende più impegnativa la guida, perché nelle tante curve "secche" che precedono i rettilinei diventa facile sbagliare e allo stesso tempo non si può sacrificare nemmeno una frazione di km orario per fare il tempo. Inoltre è cronometricamente influente pure la zona centrale da curva 4 a 8, dove invece sarebbe meglio avere un buon carico. Bisogna oltretutto riuscire a sfruttare bene i cordoli senza scomporsi. Insomma, una pista dove basta poco, anche una piccola sbavatura, per "alzare" il tempo sul giro.

Tra i problemi conseguenti alla "brevità" del giro, c'è quello di aumentare le problematiche di traffico in pista, alle quali si somma il fatto che gli specchietti qui si rivelano praticamente inutili: il motivo è che si è quasi sempre in una zona "storta" di pista o con variazioni altimetriche tali per cui nei retrovisori si vede solo asfalto o cielo. Un'altra particolarità sono le tre zone di attivazione del DRS: il rettilineo di partenza e i due successivi, fino alla curva 4.

Per finire, il tracciato austriaco ha avuto varie denominazioni nel corso della sua storia: inizialmente era noto come Österreichring oppure come circuito di Zeltweg, dal nome del vicino aeroporto militare sulla cui pista si disputò il primo GP austriaco; poi il nome mutò in A1 Ring in seguito alle pesanti modifiche del '95 che accorciarono sensibilmente la pista e che vennero sponsorizzate dall'omonima società telefonica; per arrivare poi all'acquisto nel 2004 da parte di Dietrich Mateschitz (il boss di Red Bull) e quindi all'ultimo ribattezzo.

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