I contatti tra promoter e F1 Group non si sono mai interrotti e le discussioni su un GP a Hockenheim esistono. Tuttavia, mancano i dettagli per dare concretezza a un'opzione teorica al momento
C’è una sorta di numero magico che la Formula 1 deve provare a centrare nel 2020: 15. Quindici Gran Premi affinché si salvi il salvabile, ovvero, arrivino gli introiti dei diritti televisivi e assicurino comunque svariate centinaia di milioni di euro da dividere in premi FOM, secondo analisi condotte dal giornalista Christian Sylt.
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Un quadro nel quale per F1 Group diventa quasi “conveniente” sovvenzionare alcuni promoters in caso di Gran Premi a porte chiuse, restando comunque una fetta di diritti pagati da realtà come Abu Dhabi, Bahrain, Cina e da quanti dovessero riuscire a organizzare gare con spettatori sulle tribune - uno scenario più che mai remoto, oggi -
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Arrivare a posizionare in calendario (e disputare) 15 Gran Premi nel campionato 2020 passa anche da duplici appuntamenti sullo stesso circuito, una soluzione che dovrebbe essere prevista in Austria e a Silverstone, sebbene in quest’ultimo caso di registrino rumours contrastanti, tra il rinvio a nuova data del GP (19 luglio quella fissata in origine) e la possibilità che sia solo uno il GP in questione. Opzioni da risolvere e ufficializzare nelle prossime settimane.
Il problema fondamentale che si prospetta davanti alla Formula 1 non è tanto la “penuria” di circuiti sui quali gareggiare, piuttosto l’organizzazione logistica degli spostamenti tra un Paese e l’altro, da operare garantendo il rispetto delle normative nazionali di contrasto al coronavirus. Quindi, tamponi, garanzie di risultati negativi, gestione degli ingressi degli addetti ai lavori.
DI candidature spontanee per offrire a Liberty Media una sede di Gran Premio se ne sono registrate numerose nelle ultime settimane, da Imola a Portimao, fino a Hockenheim. In Germania la Formula 1 era diventato un impegno off-limits per il promoter, causa costi eccessivi (comunque tra i più bassi e allineati ad altri GP europei) in rapporto alle presenze di pubblico. Lo scorso anno l’ultima edizione, prima dell’uscita di scena.
L’a.d. della società di gestione del circuito, Jorn Teske, a motorsport.com ha dichiarato come i contatti con F1 Group siano proseguiti in questi mesi, discutendo anche dello scenario legato al calendario e gare a porte chiuse: “Posso confermare che stiamo parlando. Eravamo e siamo comunque in contatto con i nostri colleghi della Formula 1 di tanto in tanto. Stiamo parlando di questi temi e anche delle incertezze legate al calendario.
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Abbiamo parlato della possibilità o meno, del come potrebbe svolgersi, è stato uno scambio di idee per caso, ma non si è parlato di date, condizioni, contratti, che sono assolutamente necessari per poter esaminare seriamente qualcosa del genere. Non siamo andati fino a questo punto.
A condizione di poter garantire quanto chiedono le autorità e a condizioni economiche sensate, allora a Hockenheim non escluderemmo una gara senza tifosi. Sono però discussioni che dobbiamo fare, non sono così concrete come si potrebbe pensare al momento”.
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