GP Ungheria, Binotto: 'Prestazioni insufficienti, lavoriamo per migliorare'

GP Ungheria, Binotto: 'Prestazioni insufficienti, lavoriamo per migliorare'© sutton-images

Su una pista come l'Hungaroring, diversissima da Spielberg, della SF1000 si capiranno ancora meglio i limiti, oltre power unit e basse velocità sul dritto. Il team principal chiede un week end senza errori

Fabiano Polimeni

15.07.2020 ( Aggiornata il 15.07.2020 17:29 )

Alla vigilia di Austria-2 c’era la speranza e l’attesa sui progressi che avrebbero portato gli aggiornamenti tecnici introdotti in anticipo rispetto al programma. Ala anteriore e fondo subito in pista, tanto era grave la situazione emersa al debutto.

Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, il quadro per la Ferrari si è fatto ancor più a tinte cupe. Manca la prestazione, gli sviluppi non sembrano aver prodotto la svolta necessaria e, in aggiunta, l’errore di Leclerc ha tolto la possibilità di un raffronto completo, sul passo gara, della SF1000 evoluta.

Trazione e carico aero materie d'esame

L’Hungaroring dirà ancora meglio quali e quanto gravi sono le carenze del progetto rispetto non già a Mercedes e Red Bull, fuori portata come non era prevedibile, ma quale posizionamento ha la SF1000 rispetto a una Racing Point, ad esempio.

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Pista esigente sulla trazione, il grip meccanico, richiede massimo carico aerodinamico e precisione dell'avantreno in inserimento da sfruttare su lunghe curve a media velocità: si tratterà di giudicare la Ferrari 2020 su un territorio molto diverso dal Red Bull Ring, dovè chiaro è stato il deficit di velocità massima e le difficoltà in trazione, specialmente prima dell’aggiornamento al fondo.

“Si chiude in Ungheria il primo trittico di questa stagione di Formula 1 così compressa. Dopo le due gare sul circuito di Spielberg ci aspetta l’appuntamento dell’Hungaroring, un tracciato molto diverso da quello austriaco. Sarà quindi interessante verificare il comportamento delle vetture su una pista da massimo carico aerodinamico così come sarà fondamentale preparare al meglio le qualifiche e, quindi, la gestione degli pneumatici sul giro singolo, visto che i sorpassi in Ungheria sono tradizionalmente molto più rari di quanto non si sia visto in Austria”, commenta Mattia Binotto.

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Standard insufficienti, ora basta errori

“Siamo consapevoli che il livello della prestazione della vettura non è all’altezza delle aspettative, nostre e di quelle dei nostri tifosi, ma stiamo lavorando alacremente su ogni aspetto per migliorarla il prima possibile”. Occhi puntati sul giovedì delle verifiche tecniche e sulle prove libere, per scoprire quali soluzioni la SF1000 introdurrà a completare il pacchetto di aggiornamenti lanciato a Spielberg.

“L’obiettivo del weekend è tanto semplice quanto scontato: raccogliere il massimo dei punti possibili. Per riuscirci dovremo essere perfetti in ogni area: piloti, preparazione della vettura, operazioni in pista, affidabilità”, conclude Binotto.


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