GP Ungheria, Racing Point: FIA in fabbrica a marzo, non cadremo sui freni

GP Ungheria, Racing Point: FIA in fabbrica a marzo, non cadremo sui freni© LAT Images

Il team principal Szafnauer difende la legalità della progettazione RP20 e, anche in caso di condotti dei freni giudicati illegali, spiega come un disegno alternativo sarebbe comunque uguale perché configurazione ottimale vista in galleria del vento

Fabiano Polimeni

17.07.2020 ( Aggiornata il 17.07.2020 15:03 )

A sentire Otmar Szafnauer a Budapest, è un “disturbo” di poco conto per Racing Point la protesta avanzata da Renault contro i condotti dei freni della RP20. Su un componente che il regolamento prescrive sia progettato dal team, con pieni diritti di proprietà intellettuale, si attende il giudizio dei commissari, probabilmente tra le due gare che la Formula 1 correrà a Silverstone.

Gp Ungheria, FP1: super Hamilton davanti a Bottas

Ha la serenità di chi ha già aperto le porte alla Federazione per giustificare perché, il progetto 2020, sia così simile alla Mercedes W10. “E’ un processo che dobbiamo affrontare, lo scorso marzo abbiamo invitato la FIA a vedere in fabbrica, osservare, intervistare i nostri progettisti, aerodinamici, squadra di sviluppo per capire come avevamo sviluppato questa macchina, perché è significativamente diversa da come avevamo fatto in passato. Il tutto dopo che nei test avevamo sentito i rumours di una potenziale protesta.

La FIA si è dimostrata contenta del fatto che tutti i progetti appartenessero a noi, che fossero tutti nostri e avessimo sviluppato la macchina indipendentemente da tutti, il che è piuttosto diverso da altri team in griglia. Noi progettiamo i nostri pezzi, siamo sempre stati indipendenti. Quando arrivai in Force India c’erano 280 persone a lavorare, ora siamo 480, abbiamo le capacità per farlo ed è quel che abbiamo fatto. Si tratta di spiegare ai commissari quel che abbiamo già spiegato alla FIA”, spiega il team principal a Sky Sports.

Non tireremo i freni

La protesta sui condotti dei freni verte su un componente passato da elemento “acquistabile” da altre squadre nel 2019 a componente “elencato”, di progettazione esclusiva del team: “Non penso che cadremo su questo punto, c’è una fase di transizione da un componente Listed part a non Listed part; però il processo usato non è diverso da quello utilizzato ad esempio per un’ala anteriore, che è sempre una Listed part.

GP Ungheria, Seidl e la vicenda RP: 'Non vogliamo una F1 di copie'

Se il processo è valido per un’ala anteriore che è Listed part, lo stesso processo dovrebbe valere anche per i condotti dei freni”.

Nel caso in cui i commissari del Gran Premio di Stiria dovessero ritenere i condotti dei freni della Racing Point RP20 irregolari perché non di proprietà intellettuale del team, gli effetti resterebbero limitati ai risultati della seconda gara in Austria e il team dovrebbe modificare il disegno del componente.

Nuovo progetto medesimo risultato

Su tale scenario, Szafnauer ha approfondito: “Se perdessimo vorrà dire che quel condotto dei freni non può essere utilizzato, non so quale sarebbe a quel punto la soluzione. Progetteremmo quel condotto freni nuovamente e progetteremmo esattamente allo stesso modo a meno che non trovi dei miglioramenti in galleria del vento su come migliorarlo. A questo punto noi siamo già concentrati sul prossimo anno, dovremmo tornare in galleria e migliorare quel pezzo ma non credo accadrà.

Il punto è che riprogettandolo arrivi alla stessa conclusione in cui hai progettato la prima volta”.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi