Ricciardo aspetta Monza, svolta Renault sull'assetto

Ricciardo aspetta Monza, svolta Renault sull'assetto© LAT Images

La competitività mostrata in Belgio non è episodica assicura Daniel, il team ha lavorato sugli assetti e trovato una soluzione per generare aderenza, su piste da basso carico come su altre più guidate

Fabiano Polimeni

02.09.2020 ( Aggiornata il 02.09.2020 09:59 )

Gloria passeggera o punto di svolta? Tra le sorprese positive del week end di Spa finisce Renault, Daniel Ricciardo ancor di più, quarto al traguardo e giro più veloce in gara. C’è fiducia perché la competitività trovata in Belgio, buona per essere testa degli inseguitori dei big, sia una condizione stabile.

La sorpresa nasce dalle libere del venerdì, le Renault velocissime e con un assetto molto scarico, tanto da far dubitare che sul ritmo gara la scelta potesse premiare. Invece, premia in qualifica e sul passo, premesse che danno fiducia a Ricciardo in vista di Monza.

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Aspettative elevate

“Lo scorso anno fu una pista buona per noi e Monza fu anche meglio, vedremo come andrà ma possiamo guardarla con tanta fiducia”, dice ad Auto Action, approfondendo quella che è stata la svolta nel funzionamento della macchina.

“C’è assolutamente qualcosa che abbiamo raccolto dal primo week end a Silverstone, qualcosa sull’assetto, come il punto giusto, sentiamo di averlo trovato e in particolare io l’ho trovato in termini di sensibilità in macchina. È stato un po’ come: sì, è così che dobbiamo far girare la macchina.

Abbiamo giocherellato un po’, nelle libere 2 (a Spa; ndr) abbiamo trovato la posizione ottimale, si tratta di un particolare essenziale sul quale penso abbiamo stretto la morsa e credo riusciremo a far funzionare questo assetto su piste ad alto carico e non è specifico di bassi livelli di carico”.

Più aderenza con le modifiche

Renault sconta un inizio di campionato in deficit sull’affidabilità, con i ritiri austriaci, nel mondiale è sesta ma assolutamente in partita per il terzo posto nel Costruttori, distante 9 lunghezze e attualmente occupato da McLaren, a 68 punti.

“Sicuramente ravviva la macchina, non sono certo che avessimo qualcosa di simile lo scorso anno, una reale scoperta come quella fatta quest’anno. Perciò è stato incoraggiante, l’assetto funziona meglio e dà molta più aderenza alla macchina”, ha spiegato Daniel. La verifica del Mugello è dietro l’angolo.

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