Lewis Hamilton dai videogiochi alla realtà, il tatuaggio di Abiteboul ed il fine settimana folle di Hulk, il tutto mentre la Ferrari ha il passo del gambero e Giovi torna a punti
Conoscendo il tipo, forse è più contento di poter scegliere il tatuaggio del suo capo piuttosto che per il 30° podio della carriera. Un podio speciale, certo, perché il primo con una Renault che tra i primi tre non chiudeva addirittura dal 2011, quando era colorata di nero ed oro, nei mesi in cui si apprestava a diventare Lotus. Ma Daniel Ricciardo starà già ridendo sotto i baffi al pensiero di fare uno sgarbo sulla pelle di Cyril Abiteboul, con il quale aveva fatto un patto: se porto la Renault sul podio, ti fai un tatuaggio e lo scelgo io. Cyril starà già sudando freddo, con il timore di essere “marchiato” a vita da qualche sgorbio scelto da Daniel, ma almeno per un giorno si è potuto godere un suo pilota sul podio. Romanticamente, possiamo dire che Ricciardo e la Renault si lasceranno, ma che alla fine è stato amore. Tutto quello che avrebbe potuto chiedere l'australiano lo ha ottenuto, e potrà andarsene da Enstone, direzione Woking, senza il peso dei rimpianti. Alonso troverà una macchina da podio, almeno per determinate occasioni. Ricciardo invece sul podio non andava da due anni, precisamente da Monaco 2018, quando vinse nel Principato. Se glielo avessero detto che quel 27 maggio sarebbe stato l'ultimo podio per due anni e passa probabilmente non ci avrebbe creduto, ma dopo tanta attesa ecco di nuovo lo champagne. E se pensate che Daniel abbia rinunciato alla solita bevuta dalla scarpa, vi sbagliate: ha evitato di farlo per via di protocolli e mascherine, ma nel retrobox, a gara finita, ha “brindato” virtualmente alla sua maniera: scarpa destra a mo' di calice e via, a bere con i fan tramite i social. Pure questo è un marchio di fabbrica, come lo sarà il tatuaggio del povero Cyril.
Il "brindisi" di Daniel. VIDEO
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