Marko, serve l'ibrido standard alle power unit del futuro

Marko, serve l'ibrido standard alle power unit del futuro© LAT Images

Trovare l'accordo per congelare lo sviluppo delle PU a fine 2021 appare un obiettivo perlomeno ambizioso. Marko spiega i limiti di un eventuale impegno Red Bull nella gestione dei motori Honda

F.P.

15.10.2020 ( Aggiornata il 15.10.2020 15:42 )

Cosa vorrebbe dire, per Red Bull, decidere di subentrare a Honda e “gestire” le power unit 2021 dal 2022 e fino al successivo reset tecnico sui motori? Helmut Marko è tornato sull’argomento, dopo aver indicato la preferenza verso tale soluzione, piuttosto che affidarsi a un motorista – Renault segnatamente – e diventare squadra clienti insieme ad AlphaTauri.

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Invoca il necessario congelamento dello sviluppo delle power unit dal 2022, uno scenario intorno al quale potrebbe non esserci l’unanimità tra i motoristi se si pensa al recupero che Ferrari si trova a dover produrre.

“Per noi è molto chiaro, questo motore complesso è sufficientemente difficile già se ti occupi solo dell’assemblaggio e della manutenzione. Stiamo attualmente esaminando come possa farsi da parte nostra, però non sarebbero possibili ulteriori sviluppi senza un centro tecnologico come quello di Sakura. Nè vogliamo realizzarlo o finanziarlo”, spiega in un’intervista a motorsport-magazin.

Una gestione “low cost”, produrre, realizzare e assemblare il motore, da qui la determinazione affinché si congeli lo sviluppo. Una posizione che collide con quanto spiegato dallo stesso Marko, la necessità di modificare in parte i motori con l’incremento della componente sintetica da biomasse nella realizzazione delle benzine dal 2022.

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Da queste basi, l’opzione di una fornitura Renault guadagna inevitabilmente quota, perché il periodo al quale si guarda è di ben 4 anni, prima che subentri il futuro scenario tecnico. La Formula 1 dovrà essere in grado di attrarre nuovi costruttori motoristi ed è destinata a seguire il solco di una “sostenibilità” ecologica che cozza sempre più con la natura dello sport.

Marko, sulle priorità che dovrebbe curare la F1 nel definire le future power unit è chiaro: “Abbiamo bisogno delle tempistiche, per prima cosa i nuovi regolamenti sul motore devono essere scritti, è chiaro che questo nuovo motore dovrà essere molto più semplice.

Forse si può pensare all’utilizzo di componenti standard, come un Kers standard, ad esempio. Poi forse carburanti sintetici al 100%, però servono regole esatte al 100%. E a seguire le compagnie che non sono attualmente in Formula 1 daranno un’occhiata: è difficile che avvenga con tempistiche di 2-3 anni. Però non interessa a nessuno entrare in uno sviluppo talmente complesso e costoso, si conoscono le somme necessarie ogni anno, senza contare lo sviluppo iniziale”.

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Standardizzazione dei componenti un concetto inviso alla Ferrari quando è stato prospettato negli ultimi anni per la rivoluzione desiderata da Liberty Media sulle power unit e rimessa successivamente nel cassetto. Altri "tempi" rispetto alle ristrettezze finanziarie generate dalla pandemia, si dirà. Tuttavia, c'è il punto della rilevanza tecnologica, la libertà di sviluppo, per una categoria di vertice come la Formula 1 da garantire. 


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