GP Bahrain, i 5 temi del fine settimana

GP Bahrain, i 5 temi del fine settimana© Getty Images

Un fine settimana in cui le discussioni vertono soprattutto sull'incidente di Grosjean, tra paura, Halo e sensibilità sul tema delle immagini, con la pista che stavolta scivola in secondo piano

30.11.2020 ( Aggiornata il 30.11.2020 10:18 )

La grande paura

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Ci perdonerà, Lewis Hamilton, se oggi non cominciamo da lui. Con il suo acume, ne capirà il motivo. Ma è ovvio che si debba partire da Romain Grosjean, il miracolato di giornata. Un 29 novembre 2020 che la Federazione si ricorderà a lungo, per gli strascichi che questo incidente avrà. Perché così sarà, per fortuna senza imputati al banco per il lieto fine del botto. Il crash verrà studiato ed analizzato per capire come migliorare ancora, come ridurre ulteriormente il rischio incendio e per provare a rendere, ai piloti, la via di uscita ancora più immediata. Perché 'Motorsport is dangerous', e ieri a Grosjean e Stroll, pur nell'immensa gratitudine alla Fia per i passi avanti in fatto di sicurezza, è andata bene. Per pensare al peggio, basta l'ipotesi di un mix tra i due: e se Grosjean si fosse capovolto come Stroll? Con fuoco e rail ad impedirgli di uscire, sarebbero stati dolori. Lance, pur senza un graffio, ci ha messo molto di più ad uscire di Romain, pur ritrovandosi in una situazione ben più tranquilla. Servirà tenere conto anche di questo, guai ad adagiarsi sugli allori quando si parla di sicurezza. Servirà analizzare anche la tenuta del rail, perché come ha detto Vettel “Il rail è lì per deviare le vetture, non so perché la macchina abbia preso fuoco così. E' sembrato come se il rail fosse stata la causa”. Questo tenendo sempre ben presente che l'uomo non potrà mai calcolare la sorte, ovvero errori, traiettorie, dinamiche ed angoli di impatto. Dove si può e si deve far meglio, invece, è nell'aspetto delle decisioni su mezzi e personale in pista: in Turchia c'era una gru vicino alla pista mentre i piloti sfrecciavano sul bagnato, ieri un commissario è stato mandato in pista in maniera folle per recuperare la macchina ammutolita di Perez, con tanto di comprensiva e ragionevole arrabbiatura da parte di Norris che se lo è ritrovato davanti. Ieri San Cristoforo, protettore degli automobilisti, per fortuna aveva gli occhi sul Bahrain. 'Motorsport is dangerous', non dimentichiamolo mai.

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