Le trattative per arrivare alla firma del rinnovo continuano, Wolff spiega come non temano il ripetersi di quanto successo con Rosberg. A Lewis riconosce il merito di capire l'importanza di un sistema pilota-squadra vincente
Questione di soldi, ingaggio più benefit come la hypercar Mercedes-AMG One e bonus legati alla vittoria del mondiale Costruttori sui quali trovare l'accordo, s’è scritto recentemente per spiegare i ritardi sulla firma del rinnovo di contratto di Lewis Hamilton con Mercedes. Voci smentite a Brackley, certo è che la situazione ha una sua originalità assoluta, perché le settimane passano e, formalmente, Lewis è “libero”, senza un impegno ufficializzato.
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Il paragone con quanto accadde con Senna nel 1993, una stagione corsa “a gettone”, vale perché scenario che accomuna due campionissimi, senza un contratto in vista del campionato all’orizzonte. Diversissimi gli scenari tecnici e le prospettive, le garanzie di vittoria che Mercedes può offrire a Lewis.
Non parla esplicitamente di un piano-B, Toto Wolff, nel caso teorico in cui non si arrivasse a definire un accordo. Ma al tempo stesso sottolinea come la situazione non lo preoccupi affatto, né un ripetersi di quanto avvenuto con Nico Rosberg nel 2016: “Non sono per nulla spaventato, rispetterò sempre le decisioni di Lewis. Che siano di restare con noi a lungo o che portino a lasciare lo sport e inseguire interessi diversi. Credo dobbiamo essere pronti a ogni scenario che si dovesse presentare per Mercedes”, dichiara a motorsport.com.
Lewis ha sempre sottolineato come il legame con la casa di Stoccarda sia destinato a proseguire anche una volta appeso il casco al chiodo, per diventare non solo ambasciatore del marchio ma proseguendo l'impegno sui temi sociali. Una prospettiva che, stando ai rumours, Lewis vorrebbe monetizzare con la firma del contratto.
Dall’altra parte c’è una Mercedes F1 con una rinnovata struttura azionaria, l’ingresso quale socio alla pari di Ineos, ad aprire i cordoni della borsa e partecipare a soddisfare le richieste del 7 volte iridato di Stevenage.
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“Parliamo molto con Lewis, siamo molto trasparenti l’uno verso l’altro, credo ci sia molto ancora da ottenere insieme”, puntualizza Wolff. “La Formula 1 è sempre stata una questione del miglior pilota a vincere con la macchina migliore. Il pilota più veloce e il più intelligente, Lewis è uno che comprende come funzionino le dinamiche in un team, le capacità tecniche e dall’altra parte vede sé stesso nel giusto contesto all’interno dell’organizzazione. Non come un sistema solare nel quale tutto gira intorno al sole (il pilota; ndr)”.
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