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Gare sprint, Aston Martin cauta: tanti dettagli da esaminare

Andy Green, direttore tecnico del team, sottolinea come prima di introdurre il format delle gare sprint vadano attentamente esaminati i dettagli e adeguati i regolamenti per non ritrovarsi con "effetti indesiderati"

F.P.F.P.

8 mar 2021

Gara sprint, a che punto siamo? L'idea è sul tavolo, all'analisi di un gruppo di lavoro chiamato a esamina nei particolari un format presentato dalla Formula 1 alle squadre e sul quale si attende una pronuncia definitiva entro il primo GP dell'anno.

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Queste le attese della Formula 1, per passare all'ufficializzazione dei tre Gran Premi (Canada, Italia, Brasile) che terranno a battesimo un format del week end nuovo, con gara corta al sabato, qualifica al venerdì e il GP vero e proprio alla domenica, con griglia di partenza basata sull'esito della gara sprint.

Vettel scettico

Le valutazioni registrate tra i piloti sono state all'insegna di un interesse alla sperimentazione, eccezion fatta per Sebastian Vettel, a chiedersi - non il solo - quale sia il senso di una "garetta" che partirà con chiari i galloni dell'evento minore: niente cerimonia del podio, punti assegnati in misura inferiore rispetto al GP. Per dire di due aspetti del ridimensionamento. 

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Il gruppo di lavoro sorto dopo la presentazione della proposta in Commissione F1 da parte della Formula 1 dovrà  approfondire tutti quei punti regolamentari che necessitano di un adeguamento in presenza di due gare per week end. Si spazia dal regime di parco chiuso alla disponibilità di power unit nell'arco della stagione da 23 GP più 3 GP sprint. Punti che il direttore tecnico Aston Martin, Andy Green, ha passato in rassegna per dire del percorso ancora lungo prima che si giunga a un punto finale. 

Gara sprint e regolamenti

"Ci serve un insieme di regole e ancora non le abbiamo. Abbiamo visto una proposta sulla quale credo gran parte delle squadre si sia espressa favorevolmente nel suo esame, però il diavolo sta nei dettagli e questi non sono stati ancora risolti.

Ci sono tanti punti di discussione, si potrebbe pensare semplicemente ad alcuni aspetti che passano per la testa, come il cambiare la macchina tra i due eventi: quanto si potrà cambiare?

I freni, poi, ci sarà consentito cambiarli? Più importante ancora, cosa accade all'allocazione delle power unit? Siamo per certi versi bloccati, i motori sono stati progettati e validati al banco per un certo tipo di stagione, allontanarsi da quella prospettiva sarà piuttosto sfidante. Quindi c'è molto su cui discutere, tanti dettagli sui quali lavorare e penso che ci sia una generale disponibilità affinché si abbiano le gare sprint. Però, come detto, il diavolo si nasconde nei dettagli", l'analisi di Green, sulla quale il team principal Szafnauer ha aggiunto: "Essendo le macchine già progettate e realizzate, se non definiremo correttamente le regole potremmo pregiudicare la gara principale per la gara sprint".

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