L'episodio nel GP del Bahrain, l'incidente con Esteban Ocon, riporta d'attualità un tema ricorrente negli ultimi 2 anni e mezzo di carriera di Sebastian Vettel. Troppo presto per emettere giudizi?
Immaginava probabilmente un inizio di campionato diverso, Sebastian Vettel in Bahrain. Invece, l'avventura con Aston Martin parte in ombra, già dalla qualifica del sabato, eliminato in Q1. Poi la penalizzazione di 5 posizioni in griglia, una strategia su singolo pit-stop che non produce gli effetti sperati e, a completare un week end da dimenticare, l'incidente con Esteban Ocon - del quale si è assunto la responsabilità a fine gara -.
L'editoriale del direttore: E alla fine vince Hamilton
Inevitabilmente sono episodi che non aiutano ad allontanare la narrazione di un Vettel che subisce la pressione, lontano parente del pilota plurititolato. "Sebastian è un 4 volte iridato, uno dei piloti più importanti, però non reagisce mai bene sotto pressione. Ricordiamo quando arrivò in Red Bull Daniel, era molto forte e mise pressione a Sebastian e per lui fu difficile.
In Ferrari avvenne la stessa cosa e, adesso, quando lo guardo sento che non è libero, non è sufficientemente rilassato, forse è come se dovesse dimostrare delle cose e in questo momento non è possibile, il suo stato di forma non è sufficientemente buono", commenta Gerhard Berger, al podcast del GP d'Australia.
GP Bahrain, Aston Martin penalizzata dall'assetto a basso rake
Va concesso un breve periodo di adattamento in Aston Martin, come tutti i piloti al cambio di scuderia. Stroll è riuscito a estrarre il meglio che la AMR21 ha da offrire, tocca a Sebastian dimostrare di poter dare di più, perché è quanto ci si aspetta. Inevitabilmente diventa l'episodio con Ocon il momento distintivo della gara di Vettel, più della battaglia avuta con Alonso.
Avanza anche altri dubbi, Berger, che potrebbero condizionare Seb: "Quando ti trovi in queste situazioni, devi sederti, fare un passo indietro, stare calmo e il successo tornerà. Detto ciò, forse è anche intimorito, sai: quando hai corso così tante gare, quando sei 4 volte campione del mondo, arriva un punto in cui forse non sei più nella situazione in cui sei disponibile a prenderti tutti i rischi. Ha iniziato a fare errori, le persone a metterlo in discussione, passo dopo passo questo porta più pressione e, come detto, lui non ama la pressione".
Vettel in Aston Martin deve portare l'esperienza, guidare il team verso le ambizioni della proprietà, di essere squadra top e vincente nei prossimi anni. Appena una gara alle spalle ma è chiaro come a uscirne discretamente bene - viste le prestazioni della monoposto inferiori alle attese - sia stato Lance Stroll più di Sebastian Vettel. Sul rapporto tra compagni e le attenzioni che Aston Martin potrà dedicare più all'uno o all'altro, Berger aggiunge: "Dipende dalle sue prestazioni, se sarà più lento del compagno di squadra - che è anche il figlio del proprietario della squadra -; le squadre si concentrano maggiormente sul pilota più veloce.
Alla fine è più una questione psicologica, penso che sia in una situazione non confortevole; sei in una squadra, il tuo compagno è più veloce e gli danno magari un po' più di tempo. È qualcosa con cui devi convivere se sei uno sportivo di questo livello, devi avere a che fare con un compagni forti. Devo dire che Lance non sta facendo affatto un lavoro migliore, sta ottenendo le prestazioni, vediamo come la macchina fa fatica al posteriore, non è così valida, al momento hanno un problema di macchina, che non sta ottenendo le prestazioni che si aspettavano".
Link copiato