GP Spagna: la gara in 5 punti

Gruppo di mezzo spaccato

Per dirla all'inglese, parliamo spesso di “midfield”, del gruppo di mezzo della F1. Quello che esclude Mercedes e Red Bull, perché troppo veloci, ed Haas e Williams (ogni tanto anche l'Alfa Romeo), perché troppo lente. Tutte le altre squadre dall'anno scorso sono finite in un calderone dal quale emergere non è facile. Dopo quattro gare però possiamo affermare che c'è meno equilibrio rispetto al 2020, perché McLaren e Ferrari hanno fatto uno step che ha permesso loro di portarsi davanti a tutte le altre. Barcellona è stata la prova probabilmente definitiva di tutto ciò, una conferma arrivata dal cronometro e ben supportata dalla classifica iridata riservata ai team: in questo momento la scuderia di Woking è terza a quota 65, cinque lunghezze davanti al Cavallino. Dopo di loro, l'abisso: l'Alpine è quinta con 15 punti, poi AlphaTauri con 10 ed Aston Martin con 5, Alfa Romeo a quota 0 insieme a Williams ed Haas. Negli aspetti più tecnici, tra Ferrari e McLaren c'è un buon equilibrio, con le MCL35M forse un pelo avanti grazie al motore Mercedes, mentre l'Alpine, nonostante un ottimo giro in qualifica di Ocon, in corsa ha sofferto l'usura delle gomme ed in generale sul passo gara non sembra al livello delle altre due. L'AlphaTauri pare aver perso lo smalto delle prime due gare, quando a tratti aveva dato l'impressione di essere addirittura terza o quarta forza, mentre l'Aston Martin non è ancora uscita dalle difficoltà in cui è precipitata per le direttive 2021 sul fondo delle vetture. L'Alfa Romeo, nonostante le ottime indicazioni dei test, non riesce ad emergere e, errori ai box a parte, non è ancora riuscita ad entrare nei punti.

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