GP Spagna: la gara in 5 punti

Sainz ed il “record” perduto

Lo abbiamo detto, è arrivato 7° ed era deluso anche lui. Carlos Sainz ci teneva a far bene nel suo Gran Premio di casa. Non è andata male, ma neanche troppo bene: una corsa senza infamia e senza lode, un piazzamento finale di una posizione peggiore rispetto alla casella di partenza. Tutto compromesso al via, quando ha perso due posizioni nei confronti di Perez e Ricciardo. La procedura di partenza sta risultando leggermente ostica al pilota di Madrid, che ha riconosciuto, molto onestamente, come la macchina meritasse la top 5. Lo spagnolo è riuscito a passare Ocon nel finale, ma non il pilota che ha preso il suo posto in McLaren: il passo c'era, forse Carlitos era più veloce negli ultimi passaggi, ma non è riuscito a sopravanzare Daniel su un tracciato in cui sorpassare è difficile. Avrebbe voluto di più il figlio d'arte dalla corsa di casa, davanti ai 1000 spettatori ammessi al Montmelò, che per la prima volta ha visto Sainz finire alle spalle del compagno di squadra. Non gli era mai successo, al neo ferrarista, di essere battuto dal compagno di colori nel GP d Spagna: nel 2015 in Toro Rosso fu 9° con Verstappen 11°, l'anno dopo, sempre con il team di Faenza, fu gran 6° con Kvyat 10° al suo primo GP con la squadra dopo aver lasciato il sedile in Red Bull proprio a Verstappen; nel 2017 arrivò per lo spagnolo il 7° posto con il russo 9°, mentre nella stagione seguente, con la Renault, Sainz su piazzò nuovamente 7° con Hulkenberg ritirato al via. Niente da fare pure per Norris in Spagna contro Sainz: nel 2019 Carlitos ha concluso in ottava posizione con l'inglese ritirato, mentre nella passata edizione il numero 55 ha portato a casa il 6° posto, con Lando solo 10°. L'unica consolazione per Sainz è quella di aver concluso per la settima volta su sette in zona punti nel GP di casa: meglio di niente.

Sainz: "Non sono soddisfatto"

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