Red Bull continua a sviluppare la monoposto, Mercedes ha fermato le novità sulla W12. La sconfitta in Austria è stata piena e senza replica. Toto Wolff costretto a tamponare le difficoltà aspettando tempi migliori
Mai in partita, ed è il dettaglio che più colpisce del week end in Austria, GP di Stiria, con un tasso altissimo di probabilità che domenica prossima si ripeta lo stesso copione.
Mercedes disarmata di fronte alla competitività Red Bull, sostenuta da una strategia che da mesi, Helmut Marko, scandisce a chiare lettere: svilupperemo la RB16B fino all'estate, per supportare Verstappen nella lotta al titolo. Novità, le ultime, portate sul fronte aerodinamico e della power unit, che per affinamenti all'affidabilità è evidente riesca a operare su prestazioni maggiori, sbloccare potenziale del progetto Honda.
E Mercedes? Costretti a guardare, di fatto. La W12 andrà ottimizzata nel potenziale che ha (e non è galattico, va detto). Toto Wolff difende la strategia del team, di bilanciare lo sviluppo pensando al 2022, per non compromettere un intero ciclo tecnico.
Hamilton: "Non posso fare molto, servono aggiornamenti"
Ammette, però, anche l'impossibilità di lottare al Red Bull Ring: "In realtà non è un cattivo risultato, quello che risulta duro accettare è che è stata la prima gara in 8 anni nella quale ci è mancato ritmo.
Vedere che noi ci siamo fermati nello sviluppo della macchina di quest'anno perché crediamo che il prossimo sia così importante affrontarlo nel modo corretto, mentre loro continuano a introdurre cose, pezzi aerodinamici. Red Bull ha portato camion pieni di nuovi pezzi al giovedì e venerdì, è una strategia che attualmente si sta dimostrando vincente, perché oggi sono stati semplicemente di una categoria a sé.
Merito a loro per questa strategia, senti che stanno allungando e con la nuova power unit hanno consolidato le loro prestazioni", analizza nel dopogara del GP di Stiria.
A Hamilton non resta che attendere tempi migliori, piste migliori, anche se la sequenza di gare degli ultimi 4 appuntamenti ha cancellato qualsiasi fattore pista a vantaggio di Mercedes. L'esempio del Paul Ricard è plastico. Silverstone è destinata a confermare un assetto tutto diverso.
"A ogni modo, arriverà un momento in cui anche in Red Bull dovranno spostare tutto lo sviluppo sul prossimo anno. Questo fa sì che lo sfruttamento della monoposto intorno al lavoro fatto sull'assetto, intorno alle gomme e l'ottimizzazione di come la portiamo in pista diventi un elemento molto importante", aggiunge Wolff. Sarà anche importante ma intanto Red Bull aggiunge mattoncini, punti, aprendo il vantaggio nel mondiale. Più 40 nel Costruttori, più 18 nel Piloti.
L'ambiente Mercedes è chiamato a reagire ma come? Al momento le armi sembrano essere spuntate: "Dovremo mettere insieme le idee e ottenere il massimo che potremo da quel che abbiamo a disposizione. È ben lontana dall'essere finita. Oggi semplicemente non avevamo gli strumenti per vincere".
Eppure, sembra difficile poter credere che in Red Bull il lavoro di sviluppo stia andando davvero a scapito di una progettazione di medio e lungo periodo, "sacrificando" l'era tecnica che si aprirà nel 2022.
Sul fronte dello sviluppo, Mercedes ha iniziato la stagione ritrovandosi con una monoposto critica, da rimettere in piedi dopo i test in Bahrain, tempo "perso" dove invece l'area tecnica Red Bull ha sfruttato le settimane per pianificare il miglioramento della RB16B, un'onda lunga i cui effetti potrebbero essere quelli attualmente in essere.
"C'è una situazione strategica legata al fatto che il prossimo anno avremo macchine completamente diverse, con un motore diverso da omologare e che resterà congelato. La macchina fondamentalmente avrà un concetto del tutto diverso e devi bilanciare queste due stagioni; il tempo dirà, quando riguarderemo a questa fase, tra 5 o 10 anni, se la nostra scelta sia stata quella corretta o meno". Una scommessa di prospettiva, quella di Toto e Mercedes.
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