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Marko: "Ancora due vittorie e sarà titolo"

Mentre Hamilton è determinato a non mollare, Helmut Marko conferma la linea delle 10, come le vittorie necessarie a Verstappen in stagione per conquistare il mondiale. Città del Messico e Interlagos le vittorie da non mancare

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

26 ott 2021 (Aggiornato alle 09:49)

Con un tweet, incassato il colpo di una sconfitta su un circuito storicamente "amico", rilancia: "Non è finita". Certo è che la corsa di Lewis Hamilton all'ottavo titolo si fa sempre più ostica, considerati i 12 punti di vantaggio che ha Max Verstappen e, soprattutto, considerata la possibilità di sferrare un uno-due Austin-Città del Messico che aprirebbe il margine di vantaggio in maniera clamorosa, quando mancano 5 gare appena alla conclusione del campionato. 

Regolarità Max

C'è un dato che deve preoccupare l'ambiente Mercedes. Riguarda il rendimento di Max Verstappen. Tolti gli episodi di Siverstone e Monza, tolto il cedimento della gomma a Baku, tolto il GP d'Ungheria corso con una macchina estremamente danneggiata nell'aerodinamica, Verstappen ha collezionato vittorie o secondi posti. Un ruolino di marcia esagerato per la costanza di rendimento.

Quota 10

Al prossimo week end, al GP del Messico, Helmut Marko guarda con l'obiettivo di mettere a segno una vittoria che avvicini il parziale a suo dire necessario per considerare il titolo iridato sempre più vicino a Milton Keynes. "È un vantaggio che ci rende ottimisti", dice dei 12 punti attuali. 

"Le ultime tre gare erano in realtà tutte favorevoli a Mercedes, le prossime due - Messico e Brasile - dovrebbero esserci favorevoli perché si correrà in quota. 

Sterzi a parte:Liberty piace se invisibile

Ho detto che dovevamo vincere 10 gare se avessimo voluto il mondiale, restano ancora due gare da vincere (Messico e Brasile; ndr) e potremmo poi controllare nelle gare in medio Oriente. Saranno piste con rettilinei molto lunghi ancora una volta e Mercedes sicuramente ne trarrà vantaggio".

Imprevedibili battute a vuoto

La realtà dice anche altro, dice di una Red Bull che, al netto di week end molto difficili come in Turchia, anche su piste tendenzialmente favorevoli a Mercedes ha saputo trovare prestazione e risultato. Si fa fatica, dopo il GP degli USA corso da Verstappen (e da Perez) a immaginare una Red Bull che possa essere presa alla sprovvista a Losail o Jeddah, piste inedite per tutti. 

Altro merito da riconoscere, l'aver saputo leggere la gara domenica scorsa, dove il box Mercedes non ha rischiato una strategia molto aggressiva, subendo il contropiede dell'undercut. "Abbiamo sconvolto tutta la gara. Purtroppo la partenza non è andata bene, Max non ha potuto farci niente. È incredibile come Max abbia conservato le gomme.

Mercedes è sembrata non essere così competitiva all'inizio, a serbatoio pieno. Noi dovevamo essere in testa in quel frangente, altrimenti non sarebbe stato possibile vincere", il commento di Marko a Sky Germania.

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