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Wolff: "Mercedes presa a pugni, decisioni che fanno ridere"

Mercedes è stata al centro di una serie di provvedimenti dalla direzione gara a Interlagos, che Toto Wolff critica: dalla penalizzazione di Hamilton alla gestione dell'episodio tra Verstappen e Lewis

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

15 nov 2021

La vicenda del DRS con un'apertura oltre i limiti ammessi dal regolamento - sebbene di appena 0,2 millimetri fuori dalle prescrizioni -, la gestione da parte della direzione gara dell'episodio tra Verstappen e Hamilton, con Max a resistere e allargare la traiettoria in curva 4. Da ultimo, i 5.000 euro di multa comminati a Lewis per essersi slacciato le cinture nel giro di rientro, a fine gara, e raccogliere una bandiera brasiliana. 

Basta diplomazia

Il week end del GP del Brasile, dalla prospettiva Mercedes, è considerato un passaggio che ha messo a dura prova la pazienza del team. Toto Wolff non ne fa mistero e ne parla apertamente: "Credo che abbiamo semplicemente preso tanti, tanti, pugni in faccia in questo fine settimana, con decisioni che avrebbero potuto schierarsi sia dalla nostra parte che contro di noi. È qualcosa che mi fa arrabbiare, difenderò la mia squadra e i miei piloti su ciò che avverrà. Sono stato sempre molto diplomatico nel modo in cui discuto le cose, però, la diplomazia è finita oggi".

Le libertà concesse a Red Bull

Contesta le decisioni della direzione gara, il non essere intervenuti e aver lasciato liberi di gareggiare Verstappen e Hamilton, Wolff: "Voglio dire, tutto il week end ci è andata contro, abbiamo rotto un pezzo della nostra ala posteriore che non avremmo potuto osservare né analizzare, poi siamo stati squalificati ed è stata una decisione molto dura. Poi, ancora, vedi Red Bull riparare per tre volte l'ala posteriore mentre sono in regime di Parco chiuso, senza subire conseguenze. 

È un dato di fatto ed è chiaro che si sia raggiunto il culmine con la decisione in gara, che ritengo davvero una difesa forte da parte di Max", commenta Wolff.

Verstappena da penalità

Quel che fa scalpore, davvero, della vicenda occorsa in pista e relegata a episodio di gara, non è tanto il non essere intervenuti da parte dei commissari, quanto l'ammissione di Michael Masi di non aver avuto a disposizione le immagini frontali del cockpit di Verstappen, per analizzare la traiettoria impostata al volante. Fa strano che i commissari FIA debbano poter fare affidamento solo sulle immagini in diretta tv e che ulteriori flussi video vadano richiesti e scaricati. 

Wolff è convinto di una difesa eccessiva di Verstappen, nell'episodio in questione, in curva 4. "Assolutamente di un centimetro oltre il limite, doveva difendersi però Lewis è riuscito a gestirla ancor più brillantemente evitando il contatto e che la gara finisse in quel modo. È stata una manovra oltre il limite, avrebbe dovuto subire perlomeno una penalità di 5", Max probabilmente ne è consapevole. Nascondere la cosa sotto al tappeto è solo la punta dell'iceberg, fa ridere. 

Leggi anche - Verstappen: "Deluso? No, potevo perdere 10 punti"

Non voglio dire nulla sui commissari, hanno un compito difficile e in ogni caso perdono, qualsiasi decisione assumano c'è una squadra che si lamenterà. Non vorrei essere su quella sedia, però quando prendi colpi per l'intero week end e vivi una tale situazione in aggiunta a tutto, in un certo modo perdi fiducia", attacca il team principal Mercedes. 

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