In ordine inverso rispetto alla classifica Costruttori, abbiamo analizzato la stagione di tutte le squadre, con valutazioni che tengono in conto di aspettative, risorse e risultati
Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Dopo la disastrosa SF1000, un'umile risalita con la SF21, macchina sulla quale si è vista tanta buona volontà e dei miglioramenti oggettivi, con correttivi portati di volta in volta fino ad assicurare al Cavallino il podio nel Costruttori. Non era facile, dopo un 2020 del genere e con un nuovo pilota integrare. Invece tanto di cappello a Sainz nell'essersi subito immedesimato nella realtà maranelliana e nell'essersi saputo adattare piuttosto in fretta ad una macchina molto diversa dalla McLaren dell'anno scorso. Ne è uscita una stagione senza acuti a parte le due pole di Leclerc, ma con buoni risultati viste le attese. La Rossa non è mai stata la sorpresa di giornata, ma è stata la squadra più costante tra quelle di mezzo, e questo è stato il valore aggiunto nell'aggiudicarsi la terza piazza.
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