F1, crisi Russia-Ucraina, Vettel: "Non correrò un GP in Russia"

F1, crisi Russia-Ucraina, Vettel: "Non correrò un GP in Russia"© Aston Martin

Sebastian Vettel scandisce parole chiare e nette. Il GP di Formula 1 in Russia è sbagliato che si corra e, se non dovesse essere annullato, il pilota tedesco ha dichiarato la propria decisione di non partecipare. Binotto: "Incontro con la F1 in serata"

Fabiano Polimeni

24.02.2022 ( Aggiornata il 24.02.2022 15:28 )

Non può restare una bolla estranea al mondo la Formula 1. Mentre a Barcellona si gira per i test invernali (qui i giri e la cronaca del mattino), le notizie che arrivano dall'Ucraina, l'attacco militare russo al paese, portano alle prime reazioni.

Piloti, team principal, dopo che la Formula 1 ha diffuso una nota di "monitoraggio degli eventi", indirettamente commentando uno scenario che vede protagonista aggressore un paese destinato a ospitare un Gran Premio il prossimo 25 settembre.

Chi ha le idee molto chiare e le articola un pensiero fatto di parole precise è Sebastian Vettel. Lo fa rappresentando una sua posizione personalissima, in attesa di verificare il sentimento all'interno dell'associazione dei piloti, che ha nel consiglio direttivo anche Russell e Wurz, accanto a Vettel.

Sbagliato correre in Russia

"Come GPDA non abbiamo parlato su questo tema, perciò non posso parlare in nome della GPDA. Dalla mia opinione personale, mi sono svegliato con le notizie di stamani ed ero shockato. 

Penso sia orribile assistere a quel che sta accadendo. Se guardiamo al calendario, chiaramente c'è una gara in programma in Russia. 

Per quanto mi riguarda, la mia opinione è che non dovrei andarci. Non ci andrò", dice Sebastian.

Penso sia sbagliato correre nel paese. Mi dispiace per le persone innocenti che perdono la vita, che vengono uccise per stupidi motivi e una leadership molto, molto strana e folle".

Resta da capire quali saranno le mosse che deciderà di assumere la Formula 1, se verrà assunta una reazione immediata o, piuttosto, si deciderà di seguire gli eventi.

"Sono certo che sarà qualcosa di cui parleremo, però non ci siamo ancora riuniti come GPDA. Personalmente sono davvero sotto shock e triste ad assistere a quel che sta avvenendo. Vedremo come procederà, però ritengo di aver già preso la mia decisione", ha specificato Vettel. 

Posizioni personali dei piloti, come quella di Verstappen, in conferenza stampa accanto a Vettel e ad aggiungere: "Quando un paese è in guerra non è giusto correrci, questo è sicuro. Però non si tratta solo di quel che penso io, è anche in quello che deciderà di fare l'intero paddock".

Binotto, riunione in serata con la F1

Il paddock si riunirà, nelle figure dei team principal con i rappresentanti della Formula 1, per discutere degli eventi di guerra in atto e su come procedere. Mattia Binotto ha rivelato una riunione in programma stasera, aggiungendo: "E' una situazione terribile, molto triste.

Tutto ciò che possiamo fare è attendere e vedere. Tra oggi e la gara in settembre c'è tempo. Il mio augurio è che tutto finisca molto presto. Stasera si terrà una riunione per capire e gestire la vicenda. In questo scenario la Formula 1 non è la cosa più importante, lo è ciò che sta accadendo lì. È molto triste".


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