Attenzione alle sei insidie più pericolose di Imola

Attenzione alle sei insidie più pericolose di Imola

Il primo GP europeo dell’anno si corre sulle rive del Santerno, circuito tanto spettacolare, quanto pericoloso. Ecco a cosa stare attenti nel weekend

20.04.2022 ( Aggiornata il 20.04.2022 17:33 )

Careggiata stretta, cambi di pendenza da fare a gas spalancato e staccate da paura. Tutto questo è Imola, una delle piste più spettacolari del Mondiale di F1, di quelle vecchia scuola e che non perdonano nulla. E che quest’anno, con le nuove monoposto a effetto suolo e le gomme da 18”, presenta ancora  più incognite e pericoli rispetto al passato.

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I cordoli

Il primo pericolo è rappresentato dai cordoli. L’incidente di Schumacher a Jeddah è ancora fresco e ha fatto suonare un campanello d’allarme: le nuove vetture a effetto suolo sono molto sensibili ai passaggi aggressivi sui cordoli. Affrontarli con troppa foga, rischia di tradursi in perdita di aderenza dagli effetti imprevedibili. I cordoli di Imola hanno la caratteristica di essere più alti rispetto ai tre circuiti visti fino ad ora, i piloti dovranno stare molto cauti e usarli di meno per non correre rischi.

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Il meteo

Nella Formula 1, la pioggia è uno degli eventi che genera più di tutti caos in pista per la natura imprevedibile di un asfalto bagnato e scivoloso. Non abbiamo ancora visto come si comportano le nuove monoposto in queste condizioni, ma con ogni probabilità sarà proprio Imola a toglierci i dubbi viste le previsioni meteo. Il venerdì c’è l’80% di rischio pioggia, sabato pomeriggio il rischio scende al 20-30%, mentre domenica 24, il giorno della gara ci sono il 50-60% di possibilità di assistere a un GP bagnato.

Le frenate

Secondo le simulazioni Brembo, Il circuito di Imola è una pista mediamente difficile per l’impianto frenante. Le curve sono 19 e i piloti impegnano i freni per 11 secondi circa a giro. Per fare un paragone, a Monza i freni sono impegnati per 9 secondi a giro. Insomma, Imola è pericolosa perché tortuosa e veloce al tempo stesso.

Tamburello

È uno dei punti più tristemente noti della F1, la curva teatro dell’incidente mortale di Ayrton Senna nel ’94. Dopo quel tragico evento è stata trasformata in una variante più lenta e sicura, però gli striscioni in ricordo di Magic sono sempre lì, come omaggio, ma anche come monito…

La curva Tosa

Si affronta dopo la variante Villeneuve, è una curva difficile perché la decelerazione in ingresso è tanta e a centro curva bisogna essere molto delicati con il gas.

Piratella - Acque Minerali

Forse la sezione più spettacolare del circuito. Tra saliscendi e curve velocissime è la parte più esaltante e spettacolare. Solo i migliori avranno il pelo da farla a gas quasi sempre spalancato.


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