Pirelli verso il GP di Miami su una pista "lavata"

Pirelli verso il GP di Miami su una pista "lavata"© Pirelli

Il circuito e l'asfalto, liscio, sono tutti da scoprire. Pirelli porta la gamma centrale delle mescole e attende buoni valori di aderenza: elevato lo sviluppo del grip

Presente in

03.05.2022 ( Aggiornata il 03.05.2022 09:45 )

Miami è alle porte, con una tracciatura veloce e un asfalto atteso da Pirelli a una notevole evoluzione nei livelli di gommatura. Saranno le mescole centrali della proposta 2022 le protagoniste del prossimo week end: C2, C3 e C4. 

Un venerdì di prove libere cruciale per scoprire le caratteristiche del fondo, che dovrebbe risparmiare squadre e piloti dai problemi endemici di qualsiasi nuova tracciatura con asfalto di nuova posa: i minimi valori di aderenza per il trasudare degli oli.

Sterzi a parte: Gilles amato perché Maestro di Vita

Merito del trattamento riservato al fondo nella realizzazione della tracciatura cittadina: "Ci aspettiamo la solita rapida evoluzione della pista e una superficie liscia con il nuovo asfalto, ma la pista è stata lavata con getti d’acqua ad alta pressione quindi dovrebbe offrire un buon livello di grip sin dall'inizio", anticipa Mario Isola.

Tracciatura di Miami simile a Jeddah

Già in Arabia Saudita, lo scorso anno, la Formula 1 trovò una pista, inedita e poco aggressiva sulle gomme. Corre il parallelo tra Miami e Jeddah, nell'introduzione al GP da parte della Pirelli: "C'è molta attesa per il primo Gran Premio di Miami, che presenta una pista per alcuni versi simile a quella di Jeddah, anche se ci sono alcune parti più lente e più tecniche rispetto al tracciato dell'Arabia Saudita: in particolare la sezione compresa tra le curve 11 e 16. Il resto della pista, che si percorre in senso antiorario, è molto veloce e mette alla prova soprattutto i pneumatici montati sul lato destro della monoposto", prosegue Mario Isola.

Pista da basso carico, scivolamento in agguato

I preparativi sono stati svolti sulla base delle simulazioni, alimentate dai dati legati alle caratteristiche dell'asfalto. Andiamo verso un week end su un circuito dai 320 orari di velocità massima e una media sul giro superiore ai 220 km/h, sul quale i team porteranno configurazioni aerodinamiche da basso carico. Conservativa la scelta di mescole C2, C3 e C4, come sempre al debutto di un nuovo circuito: "Dato che si tratta di una pista veloce, è probabile che le vetture utilizzino un assetto con carico aerodinamico medio-basso e questo potrebbe generare un po' di scivolamento nelle curve ad alta velocità, in particolare se si utilizzano le mescole dure. 

Quando dobbiamo affrontare un nuovo tracciato la nostra scelta tende sempre ad essere un po’ prudente, quindi sarà interessante confrontare le simulazioni con i dati reali che ricaveremo",specifica Pirelli.

Le pressioni mimime di gonfiaggio

Alla vigilia del GP di Miami, le pressioni minime di gonfiaggio segnalano valori piuttosto elevati sulle gomme anteriori, con 24,5 psi mentre le posteriori devono essere a 20,5 psi. Se le attese dalla tracciatura relegano Miami a essere circuito mediamente stressante sugli pneumatici, diventano il grado di evoluzione della gommatura e l'incognita meteo i due fattori da tenere maggiormente in considerazione.

Le previsioni sul week end (aggiornate a martedì 3 maggio) indicano una tre giorni a elevata variabilità. Le temperature saranno molto alte nei valori massimi al pomeriggio, arrivando anche a 30° C; da monitorare il rischio pioggia, a oggi sensibile al pomeriggio di domenica. 


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi