Monaco e la partenza in ritardo, Hamilton: nessuna critica alla FIA

Monaco e la partenza in ritardo, Hamilton: nessuna critica alla FIA© Getty Images

Le giustificazioni addotte dalla direzione gara per il rinvio della procedura di partenza non hanno convinto i piloti. Gasly si interroga: "Mettono in dubbio le nostre capacità"

F.P.

01.06.2022 ( Aggiornata il 01.06.2022 14:39 )

Mette i puntini sulle "i", Lewis Hamilton, tornando sulle dichiarazioni al termine del GP di Monaco. Gara partita in ritardo, per la decisione della FIA di attendere condizioni migliori e giustificata sulla base di esigenze legate alla sicurezza.

Prima del via di domenica scorsa non si era girato nel corso del week end su pista bagnata a Montecarlo, questo il dato di fatto alla base del rinvio della partenza prevista inizialmente alle 15:00.

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Una decisione sulla quale i piloti non hanno mancato di esprimere quantomeno dei dubbi. Critiche? Ecco, Hamilton torna sulle parole di domenica scorsa per escludere una posizione di contestazione della FIA.

La FIA? Gran lavoro nel week end

"Siamo piloti di Formula 1 e questa non è sicuramente una buona ragione", commentava sulle ragioni esposte dalla direzione gara circa il rinvio, quindi l'assenza di giri effettuati sul bagnato prima del via della gara.

"Quindi i media stanno dicendo che ho criticato la FIA per l'ultima gara. È assolutamente spazzatura. 

Penso che abbiano svolto un gran lavoro nel week end. Probabilmente avremmo potuto dare il via alla gara quando era previsto che partisse, però avrebbero dovuto fermarla subito dopo. Abbiamo corso quando era sicuro farlo ed è la cosa più importante. Per favore non usatemi per creare una narrativa negativa", puntualizza Lewis su Instagram.

Posizioni di disaccordo che vengono smussate, come già accaduto a seguito delle dichiarazioni di Alonso sul metro di giudizio adottato dai commissari nel GP di Miami. Dietrofront a Barcellona, dopo lunga chiacchierata con il presidente Ben Sulayem.

Gasly e le capacità dei piloti messe in dubbio

Al di là di un aspetto tecnico richiamato dai piloti, in particolare da Vettel, critico e non poco sulla bontà della gomma full wet, a interrogarsi sulla decisione di ritardare la partenza a Monaco è stato anche Pierre Gasly.

"Non ho capito perché non siamo andati subito. Io ero pronto, era bagnato ed era una situazione del tipo 'andiamo dai'. Fa parte della gara, non capisco perché siamo partiti in ritardo. 

Quanto alla bandiera rossa, la prima, è stata legittima perché dalla 17^ posizione guidavo letteralmente alla cieca, non vedevo nulla. È stata una decisione corretta però avremmo potuto prendere il via prima", spiega il francese di AlphaTauri.

È un dato di fatto come, in condizioni di bagnato più o meno intenso, il profilo di rischio sposato dalla direzione gara sia negli ultimi anni notevolmente al ribasso. Una cautela che indirettamente rischia di riflettersi sulla stessa percezione dei piloti dall'esterno, a immaginare una minore predisposizione al rischio in condizioni di gara bagnata. Un dettaglio evidenziato da Gasly: "Non penso che la FIA debba mettere in discussione le nostre capacità. Correre sul bagnato fa parte del nostro lavoro e della nostra sfida. Sono le nostre capacità a essere messe alla prova ed è quello che, personalmente, mi entusiasma".


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