Ci vediamo da Mario: Il duplice target di Max? Titolo e primato di vittorie!

Ci vediamo da Mario: Il duplice target di Max? Titolo e primato di vittorie!

Il pilota olandese, ormai vicino a conquistare matematicamente il secondo mondiale, potrebbe far suo record di vittorie in una sola sola stagione superando Schumacher e Vettel

23.09.2022 ( Aggiornata il 23.09.2022 12:02 )

Dopo sedici Gran Premi e sei ancora da disputare, la certezza matematica del titolo mondiale per Max Verstappen potrebbe arrivare a ogni corsa, al primo passo falso dei suoi distanziatissimi concorrenti diretti. Ormai ha 116 punti di vantaggio sul ferrarista Charles Leclerc e potrebbe laurearsi campione del mondo per la seconda volta già a Singapore, il prossimo 2 ottobre, se vince e il monegasco non si piazza meglio che nono, più tutta una serie di incolonnamenti che riguardano gli altri rivali ancora teoricamente in competizione, ma non è questo il punto.

Qui preme sottolineare i due scopi che Max ha: il primo ovvio, ovviissimo, è quello del titolo, ma il secondo riguarda il primato di vittorie in una stagione, che rappresenta pur sempre un ghiotto e prestigioso traguardo, tale da dare ancor più peso specifico al campionato ghermito. In questo momento con 11 vittorie su 16 gare l’olandese è al terzo posto nella graduatoria di tutti i tempi, e dietro a Michael Schumacher e a Sebastian Vettel, entrambi con 13 successi.

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Verstappena a caccia di record

Per Schumi, il vero recordman, la stagione da antologia è il 2004 - al volante di una delle Ferrari più belle della storia, un capolavoro di Rory Byrne -, con 13 vittorie su 18 Gp, mentre Seb, negli anni d’oro della Red Bull a motore Renault, ha 13 centri pure lui ma su 19 gare in totale. Vincendo le due prossime, quindi, eguaglierebbe il Kaiser anche come peso specifico. In ogni caso, avendo ancora sei corse a disposizione Max potrebbe, vista l’attuale chiara supremazia mostrata nella fase recente del mondiale, rendere la festa ancor più bella e ricca, prolungando la striscia vincente.

Di fatto la vera notizia è che, giunto a questo punto, i veri duelli ormai l’olandese li sta facendo non più per la cronaca ma con la storia. Non tanto per il primo posto in graduatoria, ormai stabile, ma per battere primati, come si conviene a chi ha inaugurato un ciclo vincente. Complimenti e in bocca al lupo.

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