Leave me alone! Il team radio culto di Kimi Raikkonen compie 10 anni

Leave me alone! Il team radio culto di Kimi Raikkonen compie 10 anni

Era il 4 novembre 2012, sono passati esattamente 10 anni dalla vittoria di Abu Dhabi di Kimi Raikkonen con la Lotus, quella passata alla storia per il team radio più famoso nella carriera del finlandese

04.11.2022 ( Aggiornata il 04.11.2022 15:07 )

Delle 21 vittorie di Kimi Raikkonen, Abu Dhabi 2012 non è la prima, non è l'ultima e non è nemmeno la più bella. Ma è certamente la più iconica, quella che fotografa meglio il personaggio, di un'indole unica nel panorama della F1. Con quel team radio diventato leggenda, finito sui cappellini e sulle magliette, diffuso in tutto il mondo.

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Ciliegina su una stagione perfetta

"Just leave me alone, I know what to do". "Lasciami solo, so cosa fare" non è una frase, è un modo di essere. Un modo di essere Kimi Raikkonen. Poche parole, chiaro e conciso: Kimi non è mai stato loquace, non ha mai amato i lunghi discorsi, figurarsi in macchina quando aveva la possibilità di cogliere una vittoria. Quel giorno c'era bisogno di fatti, non di parole. C'era bisogno di concentrazione: e per uno come Kimi, niente di peggio che sentirsi ripetere le cose. Come quando l'ingegnere di pista gli ricordava di scaldare le gomme in regime di safety car: "Sì sì sì sì, lo faccio tutto il tempo! Non c'è bisogno di ripetermelo ogni 10 secondi". Altra frase culto, diciamo la parte meno famosa, ma non meno rivelatrice del personaggio, di quella notte allo Yas Marina. Una notte da incorniciare: dopo due anni di assenza, Kimi era tornato per fare faville con una Lotus che l'anno prima, senza di lui, era rimasta nell'anonimato dopo un buon inizio ed un finale tremendo. Quell'anno invece riuscì addirittura ad assaporare il gusto del successo con una delle più belle gare in carriera del finlandese. Dopo una mitragliata di podi, finalmente una vittoria: la numero 80 per il marchio Lotus, la numero 19 per Kimi, che dopo tre anni tornava a godersi lo champagne sul gradino più alto del podio. Poco importa che quella sera, a due gare dalla fine, Kimi si sarebbe ritrovato matematicamente fuori dai giochi iridati: né lui né la squadra ci avevano mai creduto a quel titolo, anche se avevano fatto un lavoro straordinario per tutta la stagione.

La storia in diretta

Quando Kimi è in forma lo vedi subito: fu un falco al via, da quarto a secondo. E secondo probabilmente ci sarebbe rimasto, se solo a Lewis Hamilton non si fosse ammutolita la macchina quando era in testa. Ma si sa, le disgrazie di uno a volte si trasformano in una gioia inattesa per un altro: e Kimi quel regalò lo scartò con delicatezza, quella che riservò alla guida e di certo non al suo povero ingegnere di pista, divenuto bersaglio finale di un messaggio radio che ha fatto storia. Mark Slade, questo il nome, uno degli ingegneri di pista più apprezzati del Circus ed oggi in Haas con Kevin Magnussen. Quella risposta via radio divenne la colonna sonora di una delle vittorie più caratteristiche di Raikkonen, una nota musicale da far ripartire a piacimento, in grado di oscurare la tenacia di Alonso, che provò a soffiargli la vittoria fino alla fine, o la rimonta di Vettel, terzo dopo essere partito dalla pit-lane. No, c'era posto solo per Kimi, il suo team radio ed il suo ingegnere di pista, convinto lì per lì di essersi trovato dalla parte sbagliata della storia. Col senno di poi, 10 anni dopo, forse si renderà conto anche lui di essere stato da quella giusta: mica tutti possono raccontare di aver vissuto certi momenti in diretta.


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