Ecclestone consiglia Schumacher: dimentica la F1

Ecclestone consiglia Schumacher: dimentica la F1

In Haas vede Hulkenberg mentre per Mick sottolinea il peso enorme cui deve far fronte: portare il cognome Schumacher. Correre in un'altra categoria è la decisione che dovrebbe prendere

Fabiano Polimeni

09.11.2022 ( Aggiornata il 09.11.2022 14:38 )

Interlagos, ultima chiamata. Per Mick Schumacher e le residue chance di permanenza in Haas ha più o meno questi contorni il week end in Brasile. Le indiscrezioni danno Nico Hulkenberg titolare nel 2023 accanto a Magnussen, indicazioni puntate tutte nella stessa direzione e tali da chiedersi se davvero un risultato in un singolo week end possa capovolgere lo scenario.

Le speranze di una permanenza in Formula 1 per Mick Schumacher poggiano sulla conferma in Haas, eppure c'è chi gli suggerisce di riposizionare la carriera e guardare altrove. 

"Non credo che Mick sarà sulla seconda Haas. Le persone sono rimaste deluse dalle sue prestazioni, non sappiamo quanto sia colpa sua o del team. Certamente è difficile trovare qualcuno che lo mette in una squadra vincente, al momento non è in questa posizione.

Forse dovrebbe dimenticare la Formula 1 e concentrarsi su altre categorie", dice Bernie Ecclestone, intervistato dalla RTL e convinto di una scelta che ricadrà su Hulkenberg. 

Il peso del cognome in F1

"Il cognome Schumacher è il fardello più grande che lo accompagna, però prova a conviverci al meglio che può. Questo genera tutti i problemi, per questo dico dimentica la F1 e vai in un'altra categoria".

Pilota Ferrari Driver Academy fino al prossimo dicembre, nei mesi scorsi si è prospettata anche l'uscita dalla FDA, con un Mick libero di cercare soluzioni alternative sul mercato della F1. Accostato prima ad Alpine, poi marginalmente ad AlphaTauri e, infine, alla Williams, l'unico appiglio al mondiale, in una posizione di pilota titolare, è solo la Haas. Ecclestone dà un altro consiglio a Schumi Jr: trovare un manager che lo segua da vicino. 

"Non conosco le persone che gli stanno davvero intorno, questo fa una grande differenza. Se hai gente che ti aiuta e prova a farlo in modo positivo, senza criticarti, questo è di supporto. Però forse la gente lo critica.

Devi essere estremamente vicino alle persone, viaggiare con loro, parlarci quando sono giù, in modo che si aprano. Penso che a Mick serva una persona così, ci sono piloti invece che non ne hanno bisogno. Se sei Verstappen puoi lanciarlo in mare senza che sappia nuotare e riuscirà a sopravvivere comunque".


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