Mercedes, la W13 resta oscura in certi punti

Resta la vittoria in Brasile il momento migliore del finale di stagione in casa Mercedes. L'epilogo del campionato ad Abu Dhabi ha ricacciato indietro la W13, a causa di problemi legati alla gestione delle gomme - un graining sui due assi in gara confermato da James Vowles - e di un assetto aerodinamico troppo carico.

La scelta, alla vigilia di Yas Marina, è stata frutto di un'assenza di soluzioni specifiche di ala: si sperava che un maggior carico aiutasse la gestione delle gomme e una gara su singolo pit-stop, sufficiente a lottare con Red Bull e Ferrari. Così non è stato. 

"Avrete sentito parlare Toto del 'tavolo del destino', qualcosa che abbiamo strutturato al nostro interno e che ci permette, in qualche modo, di pronosticare come si posizionerà la nostra macchina in rapporto alle macchine certamente più veloci di pista in pista. Ha funzionato piuttosto bene e con una buona correlazione durante l'anno.

Diceva che in Messico e Brasile saremmo stati significativamente più competitivi di quanto non sarebbe avvenuto ad Abu Dhabi", approfondisce Vowles, responsabile Strategia motorsport.

Il 2022 ha fatto crescere tutta la squadra

Hamilton ritirato per problemi di pressione idraulica, slegati dall'episodio al primo giro, il contatto con Sainz in lotta per la posizione, Russell quinto e penalizzato di 5" per unsafe release. In gara, rispetto alle premesse del venerdì, che lasciavano Russell speranzoso di una battaglia in top-3, il quadro della competitività si è rovesciato tra Mercedes e Ferrari. La F1-75 ne è uscita in gran crescita, la W13 in netto calo rispetto all'apertura del week end.

Momenti migliori e altri assolutamente negativi hanno scritto il 2022 del team. Una stagione di formazione, assicura Vowles: "Siamo una squadra abituata al successo, abituata a vincere, a essere davanti e quest'anno non lo siamo stati. Questo ha cambiato tutta l'organizzazione e in meglio, siamo come conseguenza migliorati parecchio: ha formato il carattere. 

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È stata una stagione sfidante, abbiamo dimostrato quanto siamo progrediti rispetto all'inizio di campionato. Poi, soprattutto, il lavoro di squadra: abbiamo dovuto compattarci più che mai, è facile in queste situazioni smontare tutto ma non l'abbiamo fatto. I piloti hanno tirato nella stessa direzione, tutti insieme". 

Ancora oggi la W13 resta un mistero in alcune aree

Toto Wolff ha assicurato il ritorno della Mercedes in lotta per i due mondiali nel 2023. Sarà con un progetto diversissimo dalle scelte compiute sulla W13, ancora dopo 22 Gran Premi rimasta oscura agli ingegneri.

"Non penso che si possa dire oggi che conosciamo tutto della W13, né sarà possibile in inverno. Chiaramente abbiamo imparato qualcosa di nuovo durante l'anno, svelato un insieme di elementi nuovi che abbiamo dovuto imparare a capire e sviluppare molto in fretta. 

Se paragoniamo dov'eravamo dopo Melbourne e le prime gare rappresentative, rispetto a dov'eravamo dopo l'aggiornamento di Austin, l'ultimo dell'anno, ci sono stati alti e bassi e fa parte di quel che intendo quando dico che questa macchina ha elementi che crediamo di aver capito e certi altri non completamente.

Se guardiamo alla direzione imboccata, al distacco dai primi, soprattutto sul passo gara, abbiamo fatto progressi enormi, possibili solo grazie alla comprensione dei problemi, dove sono e lavorandoci sopra. 

Questo sarà abbastanza per vincere il prossimo anno? Siamo fiduciosi di avere adesso gli strumenti, quelli della galleria del vento, dello sviluppo, per  produrre prestazione superiore a quella dei nostri avversari. 

Resta comunque ancora un vuoto da recuperare in inverno e Abu Dhabi l'ha dimostrato".

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