Tempo di valutazioni: ecco qui i voti dei venti piloti (più due) che hanno preso parte al mondiale 2022
Un ritorno in grande stile, quando il Circus sembrava essersi già dimenticato di lui. E invece, eccolo qui: gran 5° al rientro a Sakhir, in pole ad Interlagos, complessivamente promosso e incostante in linea con una VF-22 che dell'incostanza è stata la regina. Certo, c'è stato qualche vecchio vizio, come la tendenza a strafare nei duelli, più una manciata di gare rovinate per battaglie all'arma bianca al primo giro, quando in realtà ci sarebbe tutto il tempo per ragionare. Ma Kevin è questo, prendere o lasciare, ed a quanto pare in Haas se lo tengono stretto.
Che abbia deluso, non ci piove; che sia tutta e solo colpa sua, è da vedere. Ha pagato l'uragano Kevin, le cui prestazioni lo hanno destabilizzato, ed ha pagato probabilmente anche un carattere agli antipodi rispetto a Steiner, per un rapporto che a quanto si dice ha avuto più di qualche frizione. Sotto pressione, insomma, è caduto: peccato non aver dato seguito alle ottime prestazioni di Silverstone e Spielberg, ma lavorerà per avere nuovamente un sedile nel 2024.
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