Carlos Sainz Junior esclusivo: "Io, Charles Leclerc e la Rossa"

Carlos Sainz Junior esclusivo: "Io, Charles Leclerc e la Rossa"© Getty Images

Lo spagnolo prende la parola e con molta onestà intellettuale svela tutti gli aspetti e le problematiche del suo impegno in Ferrari: per passato, presente e futuro. Soffermandosi sul suo rapporto con il compagno di scuderia, senza trascurare l'arrivo di Vasseur

Alessandro Gargantini

28.12.2022 ( Aggiornata il 30.12.2022 15:53 )

E anche nel ruolino di marcia di Sainz è evidente questa mancanza di costanza di rendimento: sei ritiri in una stagione per lo spagnolo, che solo dodici mesi prima non si era mai fermato una volta e aveva conquistato più punti di Leclerc, contribuendo al pari del monegasco alla conquista del ruolo di terza forza nel mondiale, sono certamente un’anomalia. Come se non bastasse, mentre Leclerc si è subito trovato da re sulla F1-75, Sainz ha pagato il dazio ad un affiatamento non naturale ad una macchina sulla quale non ha trovato da subito un feeling naturale, perdendo cinque o sei corse prima di ritrovare il bandolo della matassa e iniziare ad attaccare. Per la prima volta nella sua carriera, Sainz ha dimostrato di sapere vincere e mettersi, ripetutamente mente, tutti alle sue spalle in qualifica. Pur non adattandosi subito, dalla sua “bestia”, Carlos ha saputo reagire, recuperare, raggiungere obiettivi che non aveva mai colto che fotografano il suo mondiale più convincente, che pone le basi per fare sempre meglio domani. Un futuro sul quale Carlos non ha mai smesso di lavorare, poco importa della neve e degli annunci che hanno infuocato il mese di dicembre. 

Quest’anno hai ottenuto 1 vittoria, 3 pole position e 9 podi. Quale bilancio fai di questa stagione?

"In generale, è stato un anno importante nella mia carriera. Per la prima volta ho avuto a disposizione una macchina competitiva, sono arrivate le prime pole position, la prima vittoria. È un anno che sicuramente ricorderò per tutta la vita perché sono successe cose molto importanti, soprattutto per quel che concerne il mio livello di performance. È stato un anno che è cominciato in salita, molto complicato con queste nuove regole che hanno portato alla realizzazione di una monoposto con la quale...( ...)"

Una volta che hai risolto i tuoi problemi di adattamento alla F1-75 sono arrivati risultati pesanti. In primis, la pole position e la vittoria di Silverstone. Cosa ti è rimasto di quel fine settimana per te stellare?

"Conquistare la pole position su pista bagnata è stata un’impresa che mi è rimasta dentro, così come le emozioni degli ultimi giri, sapendo che lottavo per la vittoria e che se non avessi commesso errori avrei vinto. Quella sensazione è quella che cercavo da quando ero piccolino, da quando avevo dieci anni e correvo coi kart e mi immaginavo di guidare una Formula Uno per vincere. Quella sensazione in Formula Uno l’ho provata per la prima volta in Inghilterra, quest’anno, in quella gara lì. Quando succede è come un sogno che si realizza, per tutta la mia vita ho lavorato e sognato che succedesse, e finalmente quel momento è arrivato ...( ...)"

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