F1 2023, dove eravamo rimasti: Mercedes

F1 2023, dove eravamo rimasti: Mercedes

Chiuso il ciclo di 15 titoli iridati conquistati in otto stagioni, la Mercedes va alla ricerca di altre vittorie: per riuscirci serve una W14 priva dei tanti difetti che hanno tarpato le ali alla W13 del 2022

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21.02.2023 ( Aggiornata il 21.02.2023 11:50 )

La squadra: avanti così

Non cambierà l'approccio, non cambierà la filosofia, non cambieranno i nomi. Nessuno, in Mercedes, è intenzionato ad apportare rivoluzioni dopo un'annata storta, convinti che puntare il dito non serva a niente. Ecco perché Mike Elliott, che ha debuttato nelle vesti di direttore tecnico con il deludente progetto 2022 (anche se, va detto, è diventato dt a progetto già avviato), non è stato minimamente messo in discussione da Toto Wolff, che ci ha tenuto a non perdere la calma confermando in blocco lo staff: l'unica uscita è quella di James Vowles ma per altri motivi, ovvero il desiderio di Vowles di fare un passo avanti nella carriera e diventare team principal alla Williams. Per il resto, la squadra è convinta di aver imparato tante lezioni dalla passata stagione, sia a livello di conoscenze che di metodologie, ed è fiduciosa di poter tornare in lotta per il titolo sin dal campionato che comincerà tra poche settimane. La mentalità vincente tanto apprezzata in casa Mercedes negli anni del dominio si sta confermando anche dopo una stagione andata male, e più che colpevoli si sono cercate soluzioni per sviluppare una W14 priva dei difetti della sorella maggiore. Per il resto, si dovrà metabolizzare l'assenza di Vowles nel reparto strategico, un punto di forza della casa della Stella, che anche con una vettura non all'altezza l'anno scorso ha mostrato di saper concretizzare quasi sempre il risultato. In un certo senso il 2022 ha riportato la fame ai vecchi dominatori: sono da tenere sotto controllo.


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