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Russell in trionfo col Trofeo Bandini

Nella classica cornice romagnola di Brisighella, il pilota inglese è stato insignito del prestigioso premio e ha avuto la possibilità di guidare la Mercedes della Targa Florio 1924

Russell in trionfo col Trofeo Bandini

Mario DonniniMario Donnini

17 mag 2024 (Aggiornato il 13 giu 2024 alle 12:55)

12:55

Titolo di Prova per Le Mans

Testo di prova per la 24 Ore


BRISIGHELLA - George Russell vive la sua prima giornata in carriera da pilota gradito e simpatico agli italiani, ricevendo il Trofeo Bandini al sommo della rocca di Brisighella, il che rappresenta pur sempre un grande salto di qualità. Anzitutto perché il Bandini porta tremendamente e storicamente fortuna a chi lo fa suo, tanto che nell’albo d’oro vanta, oltre a Lando Norris miracolato dalla Safety-car anche se giusto vincitore di Miami, la bellezza di otto campioni del mondo, la maggior parte dei quali divenuti tali dopo essere stati insigniti del premio. Quindi, mica roba da poco, in prospettiva.

E poi c’è il fatto che George si dimostra a stretto contatto col pubblico per tutta la giornata di mercoledì 15 maggio, in pieno pre-Imola, prima da Faenza a Brisighella, tale era il tragitto di avvicinamento, poi in mezzo alla tanta gente, il ragazzo aperto, carino e intelligente che effettivamente è da sempre. Quindi, all’aspetto scaramantico e cabalistico che involve e avvolge il Bandini va aggiunto anche il fattore umano, che, al giorno d’oggi è uno di quei plus che rendono preziosa l’occasione e ancor più lodevole il personaggio.

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Russell a spasso con la nonna regina della Targa 1924

Anche l’idea di base si rivela gustosa quanto sportivamente e automobilisticamente colta. In fondo mettere un giovane pilota di F.1 al volante della leggendaria Mercedes Rennwagen 2 litri tipo Indy vincitrice della Targa Florio 1924 con Christian Werner, un secolo esatto prima, rappresenta un bel mix tra storia, folklore e show delle corse. E lo stesso George arriva nel centro storico della cittadina con un sorriso stampato in volto che è già un bilancio e allo stesso tempo una vittoria per gli organizzatori. Tra i quali spicca, come sempre, il Cavalier Francesco Asirelli, che rappresenta l’anima stessa del Bandini, mentre Margherita, il grande amore di Lorenzo, vista l’età e le condizioni di salute ha preferito prudenzialmente riguardarsi e restare a casa.

Ma tanto quel che conta è il pensiero e la voglia di ricordare e non dimenticare i momenti belli del grande quanto sfortunato pilota tricolore. E anche stavolta l’obbiettivo viene raggiunto nel migliore dei modi, col premiato che sa tenere la scena con catturante naturalezza, sorridendo disponibile con tutti gli appassionati praticamente da pomeriggio a sera, nella migliore delle tradizioni dell’evento.

Giornata trionfale per la Mercedes

Oltre al riconoscimento dato a Russell, il resto dell’evento diviene un vero e proprio trionfo in salsa Mercedes F.1, visto che vengono premiati anche il tecnico imolese Riccardo Musconi, l’esperto di elettronica Evan Short, canadese, e il responsabile della comunicazione Bradley Lord, più Rosa Herrero Venegas, Ted Kravitz giornalista di Sky, e la content creator Caterina Tedeschi. Infine, tra gli omaggiati è bello notare che c’è la giornalista Lucia Voltan, ora in forza alla Rai, e per anni nostra collega nella redazione amica di Motosprint.

Appalusi per tutti loro, quindi, nella magnifica cornice medioevale della rocca di Brisighella, con George Russell premiato alla fine non solo dal trofeo Bandini ma anche dal sincero e divertito plauso dei tanti intervenuti.

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