Leclerc e Sainz si devono dare una calmata

Leclerc e Sainz si devono dare una calmata

In Ferrari litigare in questo momento non serve proprio a niente

26.06.2024 15:19

Come giudicare le scintille in pista e nelle dichiarazioni del dopogara tra Leclerc e Sainz, nel recente Gran Premio di Spagna? In modo semplice e lineare. Perché la toccatina del terzo giro alla curva 1 deve restare un episodio fine a se stesso e non l’inizio di un che d’indesiderato e di sterile. A prescindere da chi ha un’oncia di ragione in più o in meno, ora le bizze non servono a nulla. Né a loro due, né, tantomeno, alla Ferrari. Litigare per un quinto o un sesto posto, con una monoposto che a fine gara prende vendidue secondi dalla vincente Red Bull dello stellare Verstappen, venti dalla miglior McLaren e cinque dalla rinata Mercedes sul circuito più attendibile e probante del mondiale, davvero ha ben poca importanza. È una guerra piccola e inutile.

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Nervosismo in casa Ferrari

Di sicuro è la prova che all’interno della Rossa c’è nervosisismo e che, allo stesso tempo, è urgente intervenire per sedare la sutuazione e per raffreddarla, prima che lo stato delle cose si intristrisca estremizzandosi ancor più, in considerazione di due aspetti piuttosto importanti.

Primo, c’è ancora un mondiale Costruttori in ballo, con la Red Bull che continua ad essere claudicante assai, affiancando al gagliardissimo Vertappen un Perez sempre più in alto mare quanto a prestazioni e risultati.

Secondo, se la coppia Rossa dei due Carletti è stata scoppiata per il futuro, la colpa non è di nessuno dei due, ma si tratta di una precisa scelta della Ferrari stessa, che dal 2025 in poi ha deciso di avvalersi dei prestigiosi servigi di Hamilton. D’altronde è anche comprensibile un minimo d’ambizione da parte di Sainz, il quale l’anno prossimo (e chissà per quanto) avrà per le mani una monoposto - quale che essa sarà - assai meno competitiva della SF-24 di questa stagione. Quindi se lo spagnolo non si presta indiscriminatamente a fare il team player, c’è solo da capirlo, considerando comunque che lui ha già ampissimamente dimostrato d’essere uno che non fa nulla contro la squadra, in quattro anni di militanza peraltro specchiata.

Quindi i contrasti tra i due piloti Rossi dovrebbero e potrebbero rientrare, considerando che né Leclerc per Sainz né viceversa Sainz per Leclerc rappresenta il vero nemico da battere.

Inoltre se una monoposto al momento non è vincente, che senso ha litigare per posizioni che non portano neanche un goccio di champagne?

Leclerc e Sainz, farsi la guerra è inutile

La verità che il vero target ragionevolmente arpionabile, ossia un piazzamento di grandissimo prestigio nel Mondiale Costruttori, sarà raggiungibile solo con la collaborazione e il coordinamento di e tra entrambi.

Caro Carletto 1 e Carletto 2, smettete di fare i capricci e di squadrarvi storto, perché a ben guardare la ragionevole consonanza tra voi è la precondizione che potrebbe portare il meglio da un’annata comunque travagliata, nell’interesse della Ferrari e anche di voi stessi. Il tutto a partire da questo fine settimana in Austria.

Quindi, in bocca al lupo, e, please, calmate i bollenti spiriti.

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