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Però Norris in gara deve darsi una svegliata

La McLaren adesso è al top ma non è sufficiente

Però Norris in gara deve darsi una svegliata

Mario DonniniMario Donnini

29 giu 2024

Con la gara di Miami tante cose sono cambiate in F.1. Adrian Newey ha lasciato il muretto Red Bull e la superiorità imbarazzante ha abbandonato la RB20, che da allora resta una monoposto di punta ma non è più di gran lunga la migliore del Circus. Di contro, la McLaren è divenuta ragionevolmente la macchina regina del lotto, anche se di poco, pochissimo, tuttavia in modo costante.

Tanto da vincere a Miami, dopo quasi un anno e mezzo di rincorsa, grazie a una Safety-car fortunosa, che ha tolto a Norris il peso di dover effettuare il sorpasso a Verstappen in gara, di fatto mettendolo in condizione di vincere puntando puramente sul passo migliore, senza dover superare il confronto diretto.

Bene, è proprio questo il problema. Perché a Miami Norris ha vinto, ma da lì in poi mai più.

Norris ha la macchina giusta, quindi...

Per un motivo semplice. Perché Norris a oggi, scritto appena terminata la sprint Race in Austria, non è semplicemente abbastanza cattivo e incisivo da poter battere Verstappen.

Anche a Imola era arrivato solo a fargli solletico, nel finale. Addirittura in Spagna lo ha bruciato in qualkifica ma poi partendo dalla pole si è avvoiato male, sfilando terzo alla prima curva, gestendo una lunga e infruttuosa rincorsa che lo ha portato a poco più di due secondi da Max nel finale, senza riuscire in realtà a contrastarlo.

Peggio ancora in Austria, dove nei primi giri della Sprint Race Lando ne aveva assai di più, con la McLaren superiore alla Red Bull (non a caso la seconda MCL38 era terza in scia, mentre la seconda RB20 dispersa a centro gruppo), eppure a sorpasso effettuato Lando ha poi incredibilmente allargato a sinistra all’ingresso di una piega destrorsa, permettendo non solo al favoloso Max di ripassare ma anche al compagno Piastri di infilarlo, in modo secco e definitivo.

Bella l'autocritica, ma...

A fine gara Lando si è autodefinito “un dilettante”, per l’ingenuità commessa, dopo che anche in Spagna aveva ammesso di aver sbagliato. Ottimo, l’autocritica è sempre un buon primo passo, ma questa situazione deve finire. Per il bene della McLaren, del suo primo pilota e del mondiale stesso, Lando si deve dare una svegliata. La MCL38 è la vettura top, se avesse un Verstappen clonato nell’abitacolo, contro il Max N.1 della Red Bull, la vettura orange-papaya le vincerebbe tutte.

Così fa sempre più rabbia andare avanti. Norris si deve destare, la McLaren deve essere più incisiva e aggressiva nelle tattiche - non come in Spagna, quando al 48esimo giro è restata in pista perdendo due secondi a gomma usurata sullo stesso Max - e anche Piastri, deve essere utilizzato come pilota funzionale a battere il n.1, non come fastidio per lo stesso Norris e basta...

Datevi un pizzicotto

Insomma, per rispetto di questo mondiale, Lando deve darsi proprio una svegliata e la McLaren, parimenti, deve convincersi che non basta realizzare la miglior monoposto del campinato e farla diventare tale, ma occorre anche gestire spèietatamente e aggressivamente in pista questa infinitesimale superiorità.

Sennò, rispetto all’anno scorso, lo strepitoso Max sull’ammosciata RB20, pur rischiando di perdere ogni volta, le vincerà tutte di un soffio, le gare. Norris & C., per favore, via il braccino, prendetevi qualche rischio in più, tu e la McLaren, e datevi un pizzicotto e aprite gli occhi.

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